Una raccolta firme per dire basta con i costi di disattivazione applicati dalle compagnie telefoniche nei casi di chiusura del contratto o passaggio ad altro operatore. Una forma di “tassazione impropria” che attualmente oscilla, a seconda dei vari operatori e dei servizi inclusi nel contratto, dai 20 ai 45 euro.

A lanciare l’iniziativa è la Casa del Consumatore che, in collaborazione con Assoutenti, ha organizzato per giovedì 6 febbraio una giornata di mobilitazione nazionale. E tra i centri adibiti alla raccolta delle firme, c’è anche Schio. L’intento è chiaro: fare pressione affinché nella prossima legge sulla concorrenza venga introdotto il divieto assoluto per tutti gli operatori telefonici di addebitare ai clienti qualunque somma a qualunque titolo in caso di chiusura del contratto. Una battaglia che ricorda quella contro la tassa sulle ricariche telefoniche, vinta dalle associazioni dei consumatori nel marzo 2007 dopo un lungo braccio di ferro con i colossi della telefonia.

Finora la Casa del Consumatore ha raccolto circa duemila adesioni, ma l’intenzione, grazia anche alla collaborazione con l’Assoutenti, è di andare ben oltre. Il 6 febbraio i cittadini potranno far sentire la propria voce presso le sedi e i banchetti allestiti dalle due Associazioni nelle diverse città e piazze italiane, firmando l’apposito modulo. “È importante che tutti aderiscano – spiegano i promotori -, al fine di aiutare le due associazioni a far pressione su Parlamento, Governo e Autorità della Concorrenza e delle Telecomunicazioni per questa abolizione”.

Per aderire alla raccolta firme i cittadini potranno recarsi nella giornata del 6 febbraio, dalle 10 alle 15 presso le sedi di Casa del Consumatore (l’elenco completo è disponibile all’indirizzo internet www.casadelconsumatore.it/sedi) e presso i luoghi di raccolta. A Schio la sede è presso il Rustico Pettinà, in via Caile 10.  Si ricorda che si può aderire facilmente alla raccolta firme anche online sul sito www.casadelconsumatore.it. 

di Redazione Thiene on line

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