Il fine settimana in Veneto e le dichiarazioni rilasciate al Corriere fanno capire chiaramente che Roberto Vannacci avrà un ruolo nelle regionali alle porte in Veneto. Ideologicamente diverso da Luca Zaia, rappresenta molti Veneti che alle scorse elezioni, lo hanno votato con 72mila preferenze. Tantissimi i consensi all’urna anche nell’Alto Vicentino.

Roberto Vannacci, il generale che ha fatto del suo libro “Il mondo al contrario” un trampolino di lancio per la politica, continua a essere un personaggio divisivo e polarizzante. Sostenuto dal suo seguito di appassionati, ma contestato da una larga fetta della società e anche da settori della Lega, Vannacci sta alimentando dibattiti infuocati su ciò che potrebbe succedere nelle prossime elezioni regionali in Veneto.Non ne ha fatto mistero l’uno febbraio a Venezia quando alla stampa ha detto che critica la proposta di estendere il numero di mandati . Vannacci, tuttavia, si è dichiarato contrario a un simile allungamento dei mandati, dichiarando al Corriere del Veneto che “l’elettore ha sempre ragione” e che un cambiamento delle regole a ridosso delle elezioni suonerebbe come un favore ad personam.

Vannacci ha detto chiaramente che sarà presente in Veneto durante la campagna, precisando che  “l’obiettivo sarà ottenere il massimo risultato”. Le sue dichiarazioni – riporta il Corriere –  suggeriscono un’ipotesi di sfida interna alla Lega, con una lista che porterebbe il suo nome, ma senza il sostegno diretto di Zaia, il quale potrebbe trovarsi in difficoltà anche a causa di una crescente frizione con i suoi alleati di Fratelli d’Italia e di Giorgia Meloni.

Vannacci non è affatto da sottovalutare ed i numeri lo dimostrano: alle Europee, infatti, è stato il più votato per la Lega nel Nordest, con 142.000 preferenze. Anche durante il suo soggiorno a Venezia, c’era chi lo acclamava e questo la dice lunga sulle sue posizioni estremiste che però in Veneto piacciono. Come quella sui migranti in cui risulta essere veramente estremista. Flavio Tosi nei mesi scorsi lo aveva definito “fascista”.

Ma  Vannacci potrebbe riscuotere successi elettorali anche in solitaria, attingendo da quell’elettorato deluso da una Lega che, con Zaia, potrebbe sembrare troppo moderata.

Come sottolinea il Corriere, l’esito della contesa politica in Veneto dipenderà molto dalla capacità della Lega di gestire le proprie contraddizioni interne e di tenere insieme le diverse anime del partito. Le prossime settimane, con l’avvicinarsi delle elezioni, potrebbero rivelarsi decisive per capire se Vannacci riuscirà davvero a sfidare Zaia sul suo stesso terreno, minando ulteriormente la stabilità del partito e aprendo nuovi scenari politici.

di Redazione AltovicentinOnline

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