Il Mese di Bakhita rappresenta una bellissima occasione per raccogliersi in preghiera, ma anche per riflettere su come ciascuno di noi possa contribuire a costruire un mondo più giusto e più umano, proprio partendo dall’esempio di Santa Giuseppina Bakhita, che ha saputo trasformare le proprie sofferenze in un messaggio di speranza per l’intera umanità.
Anche quest’anno, l’Associazione Bakhita Schio Sudan, in collaborazione con le Madri Canossiane di Schio e con il patrocinio del Comune di Schio, organizza una serie di eventi per celebrare il mese di febbraio dedicato a Santa Giuseppina Bakhita, figura simbolo di speranza, resilienza e redenzione. Il tema di quest’edizione, ispirato all’Anno Giubilare della Speranza indetto da Papa Francesco, invita alla riflessione sul valore della speranza, che si radica nelle esperienze di sofferenza e di liberazione, portando con sé un messaggio universale di dignità e di umanità.
Santa Giuseppina Bakhita, nata intorno al 1869 in Sudan, è diventata un esempio di fede e di speranza per milioni di persone in tutto il mondo. La sua vita è un cammino straordinario di trasformazione: rapita all’età di 7 anni, venduta come schiava e sottoposta a torture indescrivibili, Bakhita è riuscita a trovare la libertà grazie alla sua fede in Dio e all’incontro con le suore canossiane che l’hanno accolta in Italia. Qui, intraprese una nuova vita, divenendo religiosa e dedicandosi completamente agli altri. La sua santità, riconosciuta dalla Chiesa nel 2000, è un faro che illumina il cammino di coloro che, purtroppo, ancora oggi vivono in condizioni di schiavitù e oppressione.
L’Associazione Bakhita Schio Sudan, da anni impegnata nella promozione dei diritti umani e nella sensibilizzazione sul tema della schiavitù moderna, ha scelto come filone per il mese di febbraio il Giubileo della Speranza voluto da Papa Francesco. L’Anno Giubilare rappresenta un invito a rinnovare la fiducia e a riscoprire il senso profondo della misericordia divina, che, come ha sottolineato il Papa, deve tradursi anche in azioni concrete per il bene degli ultimi e dei più vulnerabili.
Gli eventi organizzati durante questo mese di celebrazioni includono momenti di preghiera, testimonianze, incontri e attività culturali, che hanno lo scopo di avvicinare la comunità alla figura di Santa Bakhita e di sensibilizzare su temi come la giustizia sociale, la lotta contro la tratta di esseri umani e la difesa dei diritti fondamentali. Saranno anche previsti incontri con esperti del settore, che discuteranno delle attuali forme di schiavitù moderna e delle iniziative per contrastarle, con un focus particolare sul contesto africano, dal quale proviene la santa.
Santa Bakhita è diventata nel tempo non solo una santa, ma anche un simbolo di speranza per tutte le persone che, nel mondo di oggi, sono costrette a vivere in condizioni di sfruttamento e violenza. La sua vita è una testimonianza potente di come la speranza e la fede possano portare alla guarigione e alla libertà, anche nelle situazioni più dolorose.
Il Mese di Bakhita non è solo un momento di commemorazione, ma anche un invito all’azione. In un mondo che ancora oggi vede milioni di persone vittime di schiavitù e di abusi, ricordare la sua vita è un modo per rinnovare l’impegno a contrastare queste piaghe, in un’ottica di solidarietà e di giustizia. La speranza, come insegnato da Santa Bakhita, è una forza che nasce dal profondo e che, se coltivata, può trasformare il dolore in un’opportunità di riscatto per tutti.
Per chi desidera partecipare agli eventi o semplicemente approfondire la conoscenza di questa straordinaria santa, è possibile consultare il programma degli eventi sul sito dell’Associazione Bakhita Schio Sudan o contattare direttamente l’organizzazione.