Adesso i tagli ai Comuni sono realtà perchè sono stati  messi nero su bianco dai criteri attuativi alla legge di bilancio 2025. Il via libera finale è arrivato giovedì scorso dalle conferenza Stato-città che si è svolta al Viminale con la presenza dell’Anci. Per quanto riguarda l’Alto Vicentino e i due Comuni più grandi, Thiene e Schio avranno tagli importanti.

La rabbia dei primi cittadini è ormai un’onda di piena da qualche mese e a fare la voce grossa sono i sindaci dei comuni più grandi, che attraverso l’Anci hanno dichiarato in coro e senza distinzione partitica  che i tagli sono inaccettabili e mettono in una condizione ormai insostenibile la cassa sui Comuni.  “Significa scaricare tutto sulle persone, specie quelle più fragili – dicono in coro i primi cittadini – .Anche i Comuni più virtuosi ormai hanno serie difficoltà a far quadrare i conti e il mancato ascolto delle nostre istanze suona come una beffa”.

Da Schio l’appello alle minoranze: “I vostri temi ci interessano, ma non possiamo sostenere certe spese con questo clima”

“In questi giorni si è avuta chiara contezza dei tagli che il governo centrale opererà sui comuni.  – spiega Cristina Marigo, sindaco di Schio –  Tagli ai trasferimenti dallo Stato che per Schio, non solo riguarderanno la somma di € 169.391,00 per il 2025 relativa alla spending informatica e la spending review, ma si aggiungerà un fondo, che dovremmo costituire sottraendo risorse al bilancio, per il cosiddetto “contributo alla finanza pubblica” previsto dall’art. 104, comma 1, del DDL legge di bilancio dell’anno 2025, che per Schio significa ulteriori € 85.000,00 per il 2025. Un provvedimento a mio parere miope, anzi vile, perché è un modo per poter portare avanti politiche nazionali, tagliando laddove nessuno va a guardare, cioè sui bilanci dei comuni, che sono gli enti più vicini agli effettivi bisogni dei cittadini”.

Nel tono della voce della neo sindaca di Schio c’è l’amarezza, una sorta di sconforto misto a delusione per quella “coperta” sempre più corta ed i servizi essenziali dei cittadini, che vanno garantiti. Non solo. “Nonostante le difficoltà condivise con le minoranze nel chiudere il bilancio previsionale 2025, a causa anche della rinegoziazione del canone per il servizio di distribuzione del gas da parte di ApReteGas, che ci ha costretto a costituire un fondo rischi di € 900.000,00 somma che va a incidere sulla parte corrente del bilancio e che pesa sui servizi ai cittadini, l’opposizione cosa fa? Continua a proporre mozioni affinchè la maggioranza si impegni in investimenti importanti, chiedendo l’accensione di mutui che ci penalizzerebbero quanto a capacità di spesa per i servizi essenziali. – continua Cristina Marigo, che a differenza di qualche altro amministratore è sensibile a ciò che dice la sua opposizione – .  Questo viene fatto con il gioco politico del ricatto, che si traduce nel far passare l’idea che se non lo facciamo come e quando la minoranza vuole, è perché il tema non ci interessa. Una speculazione politica che semplicistica e che aborro. Veniamo accusati di essere poco coraggiosi, ma alla luce di tutto questo vorrei sapere: chi è l’irresponsabile? Essere consiglieri di minoranza non solleva dalla responsabilità nella gestione del bene pubblico. – conclude il sindaco di Schio –  Non è ammissibile che solo l’attuale maggioranza senta il dovere di governare la cosa pubblica con serietà e responsabilità, ponendosi anche le questioni più spinose, ma con la serenità di agire per il bene della comunità, non per avere qualche like in più”.

di redazione AltovicentinOnline

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