Thiene, città famosa per la sua tradizione casearia, si prepara a celebrare un titolo di grande prestigio: “Città del Formaggio 2025”. In occasione di questo riconoscimento, l’Onaf (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggio) Delegazione di Vicenza ha deciso di organizzare un corso speciale per aspiranti assaggiatori di formaggi, rivolto a tutti coloro che desiderano approfondire la conoscenza del mondo caseario.

Il corso, che si terrà all’ “Aulo Ceccato” , offrirà ai partecipanti l’opportunità di imparare le tecniche di degustazione dei formaggi, acquisendo competenze che spaziano dall’analisi sensoriale alla conoscenza delle diverse tipologie di formaggi italiani. I partecipanti, guidati da esperti dell’Onaf, apprenderanno le caratteristiche organolettiche dei formaggi, imparando a riconoscere i vari aromi, sapori e consistenze che li contraddistinguono.

L’iniziativa si inserisce in un programma più ampio per celebrare la tradizione e la qualità del formaggio in Italia, con Thiene che si prepara a essere al centro dell’attenzione durante il 2025. L’opportunità di diventare assaggiatori certificati non è solo un modo per valorizzare il patrimonio gastronomico locale, ma anche un’opportunità di crescita professionale per chi desidera entrare nel mondo del settore caseario, sia dal punto di vista tecnico che culturale.

Per maggiori informazioni e iscrizioni al corso, è possibile contattare l’Onaf Delegazione di Vicenza via email all’indirizzo vicenza@onaf.it.Le domande dovranno essere avanzate entro e non oltre il 31 gennaio 2025.

Nel 2020 è nata la rete delle Città del Formaggio Onaf: borghi, paesi e città che siano luoghi simbolo nel panorama dei formaggi italiani, testimoni di una tradizione casearia identitaria, alfieri di una cultura gastronomica secolare, custodi di una economia sostenibile e fortemente legata alla natura e alla produzione casearia. Oggi nell’Albo delle Città del formaggio figurano 31 Comuni, ad abbracciare tutta l’Italia.

Come si diventa una città del formaggio?
Asiago lo è già dal 2022. La candidatura viene presentata da una delle delegazioni Onaf e la denominazione, valida per un anno solare, viene regolarizzata da un atto sottoscritto dal Presidente nazionale  e dal Sindaco del Comune.

Come si resta una Città del Formaggio?
Per mantenere la qualifica occorre organizzare almeno una volta all’anno un evento, aperto al pubblico, dedicato ai formaggi, eventualmente in collaborazione con la Delegazione Onaf di riferimento.

Come si riconosce una Città del formaggio?
Il Comune che riceve la qualifica  di Città del formaggio può utilizzarla nella comunicazione istituzionale, cartacea e digitale. Inoltre, Onaf consegnerà un pannello segnaletico specifico, che dovrà essere posto all’ingresso del territorio comunale e che verrà inaugurato in occasione di una cerimonia ufficiale, alla quale parteciperà l’Amministrazione comunale, il Sindaco e una rappresentanza di Onaf.

 

Chi è l’assaggiatore di formaggio

Essere un assaggiatore di formaggio significa acquisire la capacità di valutare e analizzare le caratteristiche organolettiche di un formaggio, come il sapore, l’odore, la consistenza e l’aspetto visivo. Gli assaggiatori di formaggio sono professionisti o appassionati che, attraverso una formazione specifica, imparano a riconoscere le qualità distintive di un formaggio, sia in termini di freschezza che di maturazione.

Il processo di assaggio prevede l’utilizzo di tutti i sensi: la vista per osservare la crosta e la struttura del formaggio, il tatto per percepire la consistenza e la morbidezza, l’olfatto per analizzare l’aroma, e infine il gusto per identificare i sapori. Inoltre, l’assaggiatore deve saper distinguere eventuali difetti o problematiche nel formaggio, come la presenza di odori sgradevoli o una consistenza poco adeguata.

Diventare un assaggiatore di formaggio certificato, ad esempio tramite l’Onaf, permette di ottenere una conoscenza approfondita delle diverse tipologie di formaggio, delle tecniche di produzione e di affinamento, e della cultura casearia in generale. Gli assaggiatori possono lavorare in ambito commerciale, collaborando con produttori, ristoratori o nei concorsi e nelle fiere del settore, ma anche in ambito educativo, promuovendo la cultura del formaggio e la sua valorizzazione.

di redazione AltovicentinOnline

 

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