È venuto a mancare all’età di 81 anni Andreino Carli, volto noto a livello nazionale per la sua interpretazione nel celebre film di Ermanno Olmi I Recuperanti. Nel ruolo di Gianni, il soldato che torna al suo paese dopo la fine della guerra, Andreino ha lasciato un segno indelebile nel panorama cinematografico. Questo ruolo gli ha permesso di essere ricordato non solo all’interno dell’Altopiano, ma anche fuori, dove il film continua a suscitare interesse e a essere apprezzato.
Andreino aveva raccontato come la sua carriera nel cinema fosse iniziata in modo del tutto casuale. Il film, realizzato nel 1969 dalla Rai, nasce dalla collaborazione tra Olmi, lo scrittore Mario Rigoni Stern e il critico cinematografico Tullio Kezich, i quali costruirono la sceneggiatura sulla base delle storie dei veri “recuperanti”, quei soldati che dopo la Prima Guerra Mondiale giravano l’Altopiano per raccogliere reperti bellici abbandonati. La ricerca dei protagonisti si rivelò un processo lungo e accurato. Andreino fu scelto per il ruolo di Gianni mentre partecipava alla tradizionale processione della Rogazione.
“All’epoca avevo 26 anni, lavoravo come agente di commercio per la Faema”, riporta L’Altopiano – . “Mi occupavo di arredamento per bar, ma quando mi fecero fare un provino a casa di Olmi, non immaginavo che quella prova mi avrebbe portato a interpretare il reduce che, tornato dalla guerra, deve affrontare la difficoltà di reinserirsi nella vita civile, soprattutto in montagna, dove la disoccupazione e le difficoltà erano ancor più gravi.”
Pochi mesi dopo la presentazione del film, Andreino vinse un concorso come liquidatore per una compagnia assicurativa, una scelta che lo portò a cercare una stabilità economica più solida, piuttosto che inseguire una carriera artistica incerta.
Andreino lascia la moglie Ketty Dal Sasso e il figlio Cristiano, noto giornalista e copywriter . Oggi, nel Duomo di Asiago, i funerali ad Andreino.