‘Sotto la mia gestione, Impianti Astico è passata da un utile di bilancio ci circa 30mila euro a un milione di euro, nel giro di un paio d’anni. Inoltre, il patrimonio di produzione energetica dei comuni è passato da zero a oltre 10 milioni di euro. Nessuna società dei Comuni ha realizzato simili risultati’. Dopo la notizia dell’esposto alla Corte dei Conti sul doppio incarico di Giordano Rossi, è proprio lui a volere mettere in luce l’attività che personalmente svolge all’interno ‘della società dei tubi’, che ha sede a Thiene. ‘Percepisco un’indennità davvero microscopica rispetto alle responsabilità che mi sono assunto per gestire al meglio Impianti Astico, che solo alle casse del Comune di Thiene, ha portato nell’ultimo anno la bellezza di 80mila euro. Mi piacerebbe che si parlasse di ben altre cifre percepite all’interno di altre Società comunali’.
Non vuole entrare nel merito di una nomina fatta quando non era ancora sindaco, ma ha voluto esprimere stima nei confronti del collega che a suo dire, sta svolgendo un ottimo lavoro per il bene e per il benessere della comunità dell’Alto vicentino, il primo cittadino Gianni Casarotto. ‘ Non conoscevo la vicenda del doppio incarico – spiega il sindaco del Comune che ha il 21 per cento delle quote di Impianti Astico – sarà la Corte dei Conti a fare luce su una questione delicata, ma posso dire che in questi due anni di mandato, ho avuto modo di conoscere Rossi, che sta facendo tanto e bene. Impianti Astico sta investendo sulle energie alternative e non posso che esprimere un giudizio positivo sull’operato del collega’.
Si dice dispiaciuta Silvia Covolo, sindaco del Comune di Breganze, anche questo in quota ad Impianti Astico. ‘La materia è molto delicata e sarà la Corte dei Conti a stabilire la legittimità dell’indennità di direttore generale che percepisce Giordano Rossi. Ormai, noi sindaci siamo bersagliati tutti i giorni con esposti e denunce che attentano al nostro lavoro che diventa sempre più difficile soprattutto perchè noi amministratori diventiamo responsabili dinanzi alla legge. Immagino come possa sentirsi Giordano Rossi – conclude il sindaco di Breganze – Sono cose che fanno male a prescindere dall’esito di queste vicende che spesso si concludono positivamente, ma che però fanno tanto male’.
Anche Maurizio Colman, appresa la notizia dell’esposto alla Corte dei Conti commenta così la vicenda: ‘In merito alla gestione di Impianti Astico ho avuto sempre una visione diversa rispetto a quella del Presidente e di tanti colleghi Sindaci. Banale dire che gli 80 mila euro di dividendi percepiti dal Comune di Thiene o i 25 mila ottenuti da Piovene Rocchette sono utili ai bilanci Comunale, vorrei però segnalare che questi sono attenuti, dal punto di vista finanziario, grazie a ciò che il cittadino paga con le bollette del Servizio Idrico integrato (bolletta dell’acqua). Voglio inoltre ricordare che questi utili sono ovviamente tassati e che quindi facciamo anche un “favore a Roma”. Ho sempre visto favorevolmente, al contrario del Presidente e di tanti colleghi Sindaci, quindi l’accorpamento di tutte le società di impianti con quella di gestione. – sottolinea Colman – In questo modo si risparmierebbero i canoni di gestione che la società AVS versa ad Impianti Astico, se non ricordo male 700 mila euro, e questi potrebbero essere impiegati per autofinanziare le opere di acquedotto e fognatura senza caricare di costi finanziari gli utenti.
In relazione al doppio incarico penso di poter portare il mio esempio: nel 2010, quando ricoprivo la carica di Consigliere Provinciale, sono stato nominato nel Consiglio di amministrazione di una società partecipata dalla Provincia. Avrei potuto percepire un compenso annuo simile a quello riconosciuto al Presidente Rossi, solo se mi fossi dimesso da Consigliere Provinciale. La mia scelta è stata partecipare alla gestione di questa società senza percepire nulla, rimanendo in Consiglio Provinciale dove non percepivo nulla inquanto Sindaco del mio Comune.
Se fossi Gordano Rossi? Lo farei io un esposto alla Corte dei Conti, in modo da fugare ogni dubbio’.
N.B.