Il Natale, simbolo di gioia e celebrazione per molti, può invece rappresentare un momento di solitudine e tristezza per altri. Lo psichiatra Paolo Crepet evidenzia come le festività tendano ad accentuare il senso di isolamento, soprattutto per chi non ha la possibilità di condividerle con familiari o amici.
“Vedere gli altri riunirsi, mentre tu non puoi, non aiuta,” osserva Crepet, mettendo in luce come le difficoltà del presente possano amplificare questo disagio. L’esperto ricorda un episodio personale, risalente a diversi anni fa, quando, durante una trasmissione radiofonica nel giorno di Natale, ricevette un numero sorprendentemente elevato di chiamate da persone sole. Un aneddoto che dimostra come la solitudine durante le feste sia un fenomeno che affonda le sue radici nel passato, non un problema recente.
Contrariamente a chi parla di “depressione natalizia” sulla base di statistiche non sempre affidabili, Crepet suggerisce di prestare maggiore attenzione ai dati dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), che mostrano un aumento nel consumo di antidepressivi. Tuttavia, l’esperto precisa che, pur essendo un fenomeno diffuso da tempo, i dati di vendita non sempre corrispondono al consumo effettivo.
Per contrastare la malinconia natalizia, Crepet consiglia di uscire di casa, anche solo per una breve passeggiata o un caffè al bar. “Queste semplici azioni”, afferma, “aiutano a rompere l’isolamento e a evitare di restare soli con i propri pensieri”. Anche in caso di maltempo, l’esperto suggerisce di cercare alternative, come una visita a una chiesa (anche per chi non è particolarmente religioso) o una passeggiata in città, attività che possono contribuire significativamente al benessere psicologico.