Il 38,4% dei ragazzi stranieri in Italia (tra gli 11 e i 19 anni) vedono il proprio futuro all’estero, contro il 34% dei giovani italiani. L’8% circa dei ragazzi stranieri desidera vivere da adulto nel Paese di origine, mentre oltre il 30% si vede in un Paese diverso sia dall’Italia che da quello di origine. La collettività che più di tutte vuole vivere in Italia è quella marocchina (45,1%), con una percentuale simile a quella degli italiani (45,6%) e nel contempo superiore a quella del totale degli stranieri (37,9%). È quanto si evince dal Rapporto CNEL “Cittadini stranieri in Italia”. Un’indagine statistico-demografica dell’Organismo Nazionale di Coordinamento per le Politiche di Integrazione (ONC), presentato oggi a Villa Lubin.
I minorenni di seconda generazione, cioè nati in Italia da genitori stranieri, sono oltre un milione. Ad essi si aggiungono i ragazzi immigrati nati all’estero, per un totale di circa 1,3 milioni di ragazzi stranieri oppure italiani per acquisizione della cittadinanza, pari al 14% del totale della popolazione residente in Italia con meno di 18 anni.
Relativamente ai giovani con cittadinanza non italiana quasi 600 mila sono alunni, frequentando le scuole nel nostro Paese. Il fatto che il percorso scolastico dei ragazzi stranieri sia più complesso e accidentato di quello dei loro coetanei italiani trova riscontro nell’alta percentuale di casi (quasi il 12%) in ritardo già nella scuola primaria. È quanto si evince dal Rapporto CNEL “Cittadini stranieri in Italia”. Un’indagine statistico-demografica dell’Organismo Nazionale di Coordinamento per le Politiche di Integrazione (ONC), presentato oggi a Villa Lubin.