Da pane povero fatto casa, “liscia come un foglio, e grande come la luna” come recitava nella sua ode alla piada Giovanni Pascoli oltre un secolo fa, ha business milionario capace di attrarre investimenti e diventare protagonista della più estesa catena di fast casual food in Italia.

La piadina è un prodotto semplice fatto di farina di grano, acqua, grassi (strutto o olio d’oliva) e sale che ha saputo conquistare prima di tutto i consumatori. Secondo i dati di NielsenIQ la vendita di piadina nella grande distribuzione ha superato i 190 milioni di euro con una crescita nell’ultimo anno del 12,4% a valore e 13,8% a volume. Si trova sul banco del fresco, sugli scaffali con i prodotti da forno e ne esistono diverse tipologie.

Il suo consumo è aumentato con numeri incredibili, tanto che la nota catena La Piadineria ha deciso di investire in provincia di Vicenza con due prossime aperture. Il format che dal 1994 ha conquistato milioni di clienti con uno dei prodotti più schietti e contemporaneamente sfiziosi della tradizione gastronomica italiana, la piadina, consolida la sua presenza nella provincia con l’inaugurazione di due nuovi ristoranti: angolo via Molise a Schio  proprio domani 26 novembre.

La Piadina è un cibo versatile da condire al momento e che può rappresentare un’ottima pausa pranzo. I giovani ne vanno matti, ma non dispiace nemmeno agli adulti. In rete esistono tante ricette per provare a farla in casa. Le piadine sono una specialità italiana originaria della Romagna, perfette per essere farcite con salumi, formaggi, verdure o qualsiasi altra combinazione che preferisci. Farle in casa è facile e richiede pochi ingredienti. Le piadine sono megliori se consumate appena fatte, ma puoi conservarle in un contenitore ermetico per 1-2 giorni. Prima di consumarle, riscaldale brevemente in padella. Se vuoi preparare piadine in anticipo, puoi congelare i dischi di impasto crudo separati da fogli di carta forno e cuocerli direttamente da congelati quando ne hai bisogno.

La difesa del marchio e contro la contraffazione

Dopo Usa, Svizzera e San Marino, il galletto simbolo della Piadina Romagnola Igp  è diventato marchio registrato anche in Giappone, a meno di un anno da Expo 2025. Questo significa che all’interno dei confini del Paese del Sol Levante, solo i soci del Consorzio potranno utilizzare la dicitura “Piadina Romagnola” e che le aziende socie interessate all’esportazione sul mercato giapponese del prodotto Igp, dovranno essere autorizzate per l’utilizzo del marchio (collettivo) del galletto. Proprio come accade già negli Stati Uniti, in Svizzera e San Marino.

Il riconoscimento del marchio da parte del Jpo (l’Ufficio brevetti giapponese), rappresenta una forma di tutela nei confronti del prodotto originale, realizzato nel territorio della Romagna secondo disciplinare. E il Consorzio di promozione – dodici associati che quest’anno festeggiano i dieci anni del riconoscimento Igp – lo celebra come una vittoria.

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