L’autonomia del Veneto “è al palo per gli egoismi di partito e le ambizioni personali di Luca Zaia”. Parola di Andrea Martella, segretario regionale del Pd Veneto, che punta il dito contro le divisioni nel centrodestra in vista delle regionali del prossimo anno. Il centrodestra “non sta lavorando per i veneti, ma si perde in litigi e spartizioni di potere, ignorando le vere necessità della regione, dalla competitività economica al lavoro, dalla salute all’ambiente”, afferma il dem, parlando di “paralisi” per la Regione. “Il progetto autonomista è stato portato avanti in modo dilettantesco dalla Lega, che ha cercato di forzare i tempi per lucrare vantaggi politici. Ora, con le pretese di Fratelli d’Italia, l’ostilità di Forza Italia e i personalismi di Zaia, si rischia lo stop”, avverte Martella. Fdi “ha la tentazione evidente di prendersi tutto, dopo il crollo leghista anche alle ultime elezioni: e cioè le regioni del nord, mettendo allo stesso tempo il progetto di riforma su un binario morto. E viene il sospetto che la Lega sia disposta a sacrificare l’autonomia per cercare di garantire a Zaia un quarto mandato. Che poi il centrodestra arrivi a ipotizzare apertamente un rinvio delle elezioni per permettere a Zaia di tagliare il nastro delle Olimpiadi invernali fa onestamente impressione, sembra sindrome da abbandono”, ironizza il dem
Le tensioni interne alla coalizione insomma, secondo il segretario regionale del Pd stanno trasformando il Veneto in un campo di battaglia politico. “Stiamo parlando di una delle regioni più produttive e importanti d’Europa, che dovrebbe essere al centro delle strategie nazionali per il rilancio economico e sociale. Invece, il centrodestra la tratta come un mero terreno di conquista”, continua Martella. A fronte di tutto questo, il Pd “sta facendo un percorso completamente diverso, costruendo un programma basato su cosa i veneti ci chiedono, cosa serve ai territori, cosa serve alle imprese e alle famiglie. Per noi la priorità- assicura Martella- è costruire un nuovo progetto di sviluppo del Veneto, moderno, europeo, sostenibile, attrattivo per i giovani, con al centro crescita ma anche benessere, salute, qualità della vita. Esattamente il contrario di quanto sta facendo il centrodestra, che litiga ogni giorno non sui progetti ma per decidere a chi spetta il Veneto”.