“In vista della stagione invernale, e con l’annuncio delle prime nevicate, avremmo auspicato un Piano neve 2024-2025 già condiviso e impostato su soluzioni strutturate e pianificate, in grado di evitare decisioni estemporanee”. Lo si legge in un comunicato di CNA Fita. “Purtroppo – prosegue la nota – siamo convinti che ci troveremo ancora una volta di fronte a un Piano neve realizzato, sostanzialmente, attraverso un mero copia-incolla delle misure previste l’anno precedente. E come ogni anno saremo costretti a chiedere interventi correttivi per risolvere i problemi legati alle precedenti gestioni del Piano e soprattutto per chiedere una rivisitazione delle procedure, in modo da fornire certezze a chi deve affrontare un viaggio”. “È inaccettabile – si sottolinea nel comunicato – che le limitazioni alla circolazione dei veicoli pesanti vengano decise in modo estemporaneo e a trasporto già in corso. Decisioni del genere non solo si rivelano inefficaci, ma mettono a rischio la sicurezza di chi deve rispettarle, costringendo gli autotrasportatori a fermarsi in luoghi isolati, spesso inadeguati alla sosta e in condizioni a volte estreme”. “È fondamentale invece – continua la nota – che le autorità competenti comunichino chiaramente e tempestivamente, prima della partenza dei mezzi pesanti, eventuali restrizioni alla circolazione. Ciò permetterebbe ai conducenti di pianificare i percorsi e agire di conseguenza. Sarebbe opportuno valutare soluzioni alternative per garantire la sicurezza della circolazione e ridurre i rischi legati alle condizioni avverse. A tal proposito, ribadiamo la necessità di completare l’Archivio nazionale delle strade, previsto sin dal 1992 e tutt’ora incompiuto, che potrebbe fornire informazioni preziose sulla circolazione stradale alternativa in particolare in casi di emergenza”.
“Auspichiamo – conclude il comunicato di CNA Fita – di essere convocati al più presto per conoscere finalmente i contenuti del Piano neve 2024-2025 e, nel contempo, che le autorità competenti prendano seriamente in considerazione le osservazioni e le richieste del settore, in modo da garantire una gestione ottimale dell’emergenza già con le prime nevicate”.