Al compianto e mai dimenticato caporalmaggiore Matteo Miotto la Città di Vicenza ha conferito la cittadinanza onoraria, “legato al suo ricordo ma anche minuto e sguardo al presente e al futuro” ha dichiarato il sindaco Possamai a Il Giornale di Vicenza.

Perché la vita di un giovane che muore per la pace non deve mai essere dimenticata. Era il 31 dicembre  del 2010. Matteo Miotto caporalmaggiore degli alpini venne ucciso  nella missione di pace in Afghanistan con l’esercito italiano: fu colpito da un cecchino durante un servizio di guardia nell’avamposto “Snow” di Buji, distretto del Gulistan, provincia di Farah. Aveva solo 24 anni. La sua storia, quella di Matteo, incisa non solo nella memoria di Thiene da dove era partito, ma nei cuori di ciascuna persona.

E Vicenza ha risposto un modo unanime a questo riconoscimento, col sì pieno della giunta e del consiglio comunale, alla proposta fatta dai consiglieri Naclerio e Conte. Come sempre riporta Il Giornale di Vicenza, queste le parole di Naclerio: “Matteo un esempio di vita vissuta con coraggio e forza di volontà. In lui l’amore per la bandiera e la patria” e di Ida Grimaldi della lista Possamai sindaco: “la sua dedizione alla bandiera ha portato Matteo nell’Olimpo degli eroi”. Presenti alla cerimonia i genitori del caporalmaggiore Miotto, con mamma Anna e papà Francesco commossi al ricordo del loro figlio e le associazioni d’Arma.

di Redazione AltovicentinOnline

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