Nei primi sei mesi del 2024 le ricerche di prodotti vegani in promozione hanno registrato una crescita del +249% rispetto allo stesso periodo del 2023: è ciò che emerge dalla ricerca dell’Osservatorio Shopping di DoveConviene, che, in occasione del ha indagato le preferenze degli italiani nei confronti dell’alimentazione vegana. Secondo l’indagine, il 75% dei consumatori sceglie infatti di integrare alimenti vegani nella propria alimentazione, ma la presenza di sconti e offerte rimane un’importante leva d’acquisto: l’80% degli intervistati afferma di acquistare questi prodotti soprattutto in presenza di promozioni.

Quella vegana è una tipologia di alimentazione sempre più apprezzata da Nord a Sud e che vede nella top 5 delle regioni che maggiormente ricercano questi prodotti la Sardegna (+800%), l’Umbria (+400%), il Veneto (+233%), la Basilicata (+200%) e il Trentino (+150%).

Ma cosa spinge gli italiani a scegliere alimenti vegani? Secondo la ricerca, il 70% degli intervistati dichiara di voler contribuire alla tutela dell’ambiente attraverso scelte alimentari che riducano l’impatto ecologico, limitando l’inquinamento e l’uso di risorse naturali, e promuovano il rispetto degli animali. Il 51% dei consumatori, invece, è guidato dalla volontà di mantenersi in salute. Va sottolineato che la qualità rappresenta sicuramente un fattore determinante nella scelta tra i vari prodotti: difatti, il 70% degli italiani acquista prodotti vegani che presentano un apporto nutrizionale bilanciato, mentre il 48% predilige alimenti privi di sostanze dannose, come conservanti, coloranti e additivi.

Infine, a livello di preferenze, tra i prodotti vegani più apprezzati dagli italiani spiccano nella classifica i legumi (65%), i cereali (44%), latte e yogurt vegetali (35%). Non mancano, inoltre, gli amanti dei prodotti plant based già pronti (28%), preferiti anche per la loro praticità e facilità di consumo, oltre ai sostituti proteici (19%), come seitan, tofu, tempeh e soia.

Da un punto di vista gastronomico tra i Top Trends di quest’anno nella ristorazione ci sono proprio quelli legati al plant based come il ‘Clean Eating’ e il ‘Provenance The Future’. Quest’ultimo punta sui progressi tecnologici. Si stima infatti che l’agricoltura contribuisca al 24-30% delle emissioni globali di gas serra, con la produzione di carne che ne rappresenta il 60%. Di conseguenza, i progressi tecnologici stanno aprendo la strada a metodi alternativi di produzione alimentare, tra cui le carni coltivate in laboratorio. L’agricoltura urbana e verticale significa creare ambienti di coltivazione controllati in cui le colture annuali vengono coltivate utilizzando meno terra e risorse idriche. “Aspettatevi di vedere ristoranti installare i propri spazi di agricoltura verticale o parlare della provenienza urbana e sostenibile dei loro ingredienti”, spiega Francesca Tartara, Business Development Manager di Churchill 1795. Clean Eating è invece il trend che vede sempre più consumatori spostarsi verso ingredienti naturali e poco elaborati. I marchi a base vegetale abbracceranno ingredienti integrali come funghi, tempeh e legumi come alternative ai complessi sostituti della carne. Ci si aspetta anche una crescita nel mercato dei frutti di mare a base vegetale, che porterà un sapore e una consistenza migliorati che imitano la cosa reale.

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