Ansa. Il cancro prima ancora di far male fa paura. Spaventa, isola e trasforma chi ne è affetto in una persona vulnerabile: un viaggio che l’assessora alla cultura e al turismo del Comune di Verona, Marta Ugolini, conosce bene e che, in concomitanza di “Ottobre in Rosa”, il mese dedicato alla prevenzione del tumore al seno, ha scelto di raccontare pubblicamente.
Durante una conferenza stampa Marta Ugolini si è tolta la parrucca, mostrando gli effetti della chemioterapia e i capelli cortissimi, bianchi.
Un gesto per ribadire l’importanza del prendersi cura di se’, partendo dalla prevenzione.
“Non ho mai smesso di parlare di quanto mi stava accadendo, della malattia e dei cambiamenti che vivevo – ha detto Ugolini -. La mia famiglia è sempre stata con me, in particolare mio marito Gianbattista, sempre vicino, pronto ad aiutare, a sostenere. E’ stato fantastico.
“Non è scontato – ha aggiunto -, spesso le donne oltre al tumore si trovano ad attraversare il dolore dell’abbandono proprio perché malate. Per me la forza più grande è venuta proprio dalla vicinanza e dall’affetto di tanti, fratelli, amici e amiche, colleghi e colleghe, che non mi hanno mai lasciata sola. Tutto conta nel viaggio verso la guarigione”. Perché guarire è possibile e sempre più spesso diventa un obiettivo raggiungibile anche senza la chemioterapia ha sottolineato l’assessora, che ha lanciato un appello: “fate lo screening, fate la mammografia, non aspettate di sentire un nodulo o un altro sintomo, avrete una diagnosi precoce e inizierete un percorso di cura che vi porterà alla guarigione. Il mio percorso è iniziato tutto da lì. Ho potuto curare una forma particolarmente aggressiva in uno stadio precoce – ha raccontato – proprio grazie ad ‘Ottobre in Rosa’. Lo scorso anno, in occasione della presentazione della manifestazione, a cui ho partecipato invitata dalla collega consigliera comunale e medico oncologo Annamaria Molino, ho potuto relazionarmi con Francesca Fornasa, direttore del Dipartimento Diagnostica per Immagini dell’ULSS9 Scaligera, la quale, mi ha subito proposto un controllo, che è poi divenuto il punto di partenza di un più ampio ciclo diagnostico conclusosi con la diagnosi di tumore, l’intervento al seno il 29 dicembre scorso e la successiva chemioterapia”.
“Togliermi la parrucca è per me un gesto liberatorio – ha concluso -. Desidero trasmettere a quante più donne possibili un messaggio di speranza e fiducia nella scienza, nei nostri servizi sanitari e tanti professionisti straordinari che operano in favore della nostra salute”.