I finanzieri di Vicenza hanno messo sotto sequestro, dando esecuzione ad un provvedimento del Tribunale di Vicenza, disponibilità finanziarie per oltre 25.000 euro a carico di due funzionari del Comune di Montecchio Precalcino, indagati per truffa aggravata ai danni dello Stato, falso in atto pubblico e rivelazione di segreto d’ufficio. I due funzionari, responsabili di settore, hanno rischiato anche l’interdizione dai pubblici uffici, richiesta dalla Procura di Vicenza, ma -informa la Gdf- hanno rassegnato le dimissioni poco prima dell’interrogatorio anticipato di garanzia da parte del giudice per le indagini preliminari. E’ l’esito di un’indagine (denominata “doppio gioco”) avviata nel 2023 che “ha messo in luce l’illecito affidamento, a partire dal 2020, di quattro incarichi professionali a un geometra esterno, per un totale di 25.149,79 euro”, riferisce la Gdf in una nota. Sebbene gli incarichi fossero formalmente assegnati al professionista, venivano in realtà eseguiti dai funzionari durante l’orario di lavoro, falsificando la firma del geometra. Il professionista è stato quindi denunciato a piede libero per concorso in truffa aggravata a danno dello stato. Le indagini hanno anche rivelato che “i due funzionari, con qualifiche professionali di architetto e geometra, svolgevano attività private durante l’orario di servizio, sottraendo tempo alle loro funzioni pubbliche. In due occasioni, uno di loro si è assentato durante l’orario di lavoro per gestire pratiche personali, attestando falsamente la propria presenza attraverso il sistema marcatempo, ponendo in essere il comportamento tipico del cosiddetto ‘urbetto del cartellino'”, racconta sempre la Gdf.

Inoltre, è emerso che, durante un concorso pubblico svolto nel 2023, i funzionari “avrebbero rivelato indebitamente a una candidata, già collaboratrice dell’ufficio, gli argomenti della prova d’esame, permettendole di vincere il concorso e di ottenere un’assunzione a tempo pieno”. Anche la vincitrice del concorso è stata quindi denunciata a piede libero per essersi avvalsa di notizie d’ufficio che dovevano rimanere segrete. L’importo delle somme sequestrate -oltre 25.000 euro- corrisponde agli incarichi indebitamente assegnati e alla parte di stipendio guadagnato illecitamente mentre si occupavano delle loro attività private. La Gdf ricorda infine che, “per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza delle persone sottoposte ad indagine in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna”. Il comunicato stampa che dà conto dell’indagine è stato diffuso “a seguito di autorizzazione della competente autorità giudiziaria ricorrendo motivi di pubblico interesse”

 

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