Luci spente in centro a Thiene – zona ZTL – dalle 20 alle 21 di domani, mercoledì 11 dicembre, in segno di protesta contro la disparità di trattamento sull’aumento aliquota IMU prima casa.

“Anche Thiene aderisce all’iniziativa promossa dai comuni virtuosi – spiega il sindaco, Giovanni Casarotto – per sensibilizzare sulla disparità di trattamento tra le amministrazioni che in sede di bilancio 2013 non hanno aumentato l’aliquota base sulla prima casa, mantenendola al 4 per mille, e quelli invece che l’hanno alzata, scommettendo su un maggiore rimborso da parte dello Stato, perché non è accettabile che chi aumenta l’IMU oltre l’aliquota base prevista per legge ottenga più trasferimenti di quei comuni, che hanno fatto salti mortali per chiudere i bilanci senza alzare l‘lMU”.

 

Nei giorni scorsi, infatti, il Governo ha approvato il decreto legge n. 133/2013 con il quale è stata soppressa la seconda rata dell’IMU 2013 per vari tipi di immobili, in primis le abitazioni principali.

Con il provvedimento in questione è stato, tra l’altro, stabilito che entro il 20 dicembre 2013, lo Stato ristorerà il minor gettito IMU che sarebbe stato riscosso dai Comuni, con metà dell’ammontare determinato, applicando l’aliquota e la detrazione di base prevista dalle norme statali.

Lo stesso provvedimento prevede, inoltre, che l’eventuale aumento rispetto all’aliquota base deliberato o confermato dal comune per l’anno 2013, sarà versata dai cittadini in misura pari al 40% entro il 16 gennaio 2014 e rimborsato dallo Stato al comune per il restante 60%.

Ciò crea una evidente sperequazione tra Comuni.

Infatti, il Governo andrebbe in questo modo a riconoscere ai Comuni che hanno mantenuto l’aliquota base sulla prima casa allo 0,4% il mancato gettito parametrato su tale aliquota, mentre ai Comuni che hanno aumentato l’aliquota base anche sino al massimo consentito dello 0,6% lo Stato andrebbe a versare una quota proporzionalmente ben più alta.

Alla luce di quanto sopra scritto è partita una vera e propria mobilitazione di quei sindaci che non avendo aumentato l’aliquota IMU sulla prima abitazione o avendolo fatto in modo modesto nel 2012 per non gravare pesantemente sulle tasche dei cittadini, si vedono ora, a

bilanci già chiusi, penalizzati rispetto a chi ha alzato l’IMU in maniera sostanziosa una volta che si è saputo che il governo avrebbe ripianato l’intero gettito.

Per confermare un principio di equità e di giustizia distributiva delle risorse pubbliche, anche Thiene ha aderito alla campagna promossa dai comuni virtuosi, con la quale si chiede al Governo che: le risorse messe a disposizione dal bilancio Statale per garantire il minor gettito IMU 2013 dei Comuni che hanno adottato provvedimenti di aumento dell’aliquota base sulla “prima casa” relativamente alla parte destinata a ripianare la maggiorazione oltre lo 0,4%, siano dirottate nel Fondo di Solidarietà nazionale e ripartite con equità tra tutti i “Comuni virtuosi” in proporzione al numero degli abitanti.

  In alternativa, si chiede che le risorse stanziate dallo Stato per la copertura degli aumenti dell’aliquota IMU siano utilizzate per la riduzione del cuneo fiscale per diminuire il costo del lavoro in un momento di pesante crisi economica, così dimostrando che con responsabilità la pubblica amministrazione preferisce all’iniquità tra comuni di serie A e comuni di serie B l’equità a favore dell’occupazione.

 

La proposta sarà trasmessa all’Anci nazionale per essere sostenuta e presentata nei tavoli istituzionali con il governo.

di redazione Thiene on line

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