Nell’ultimo anno si è assistito a un vero e proprio boom dell’antisemitismo. Emerge dai dati rielaborati da Giulio De Rita, ricercatore del CENSIS, che verranno illustrati questa sera presso la Sinagoga Centrale di Milano nel corso di “Un anno dal Pogrom – Il dramma dei Rapiti e la nuova ondata di antisemitismo”, evento di commemorazione del 7 ottobre organizzato dalla Comunità Ebraica di Milano. Secondo l’elaborazione dell’Osservatorio Antisemitismo del CENSIS, gli episodi di intolleranza verso gli ebrei sono mediamente circa 20 ogni mese e, nei mesi che vanno da ottobre 2023 a marzo 2024, si sono triplicati.
Gli ebrei in Italia sono circa 25.000, ma solo un italiano su 10 è in grado di stimarne il numero, 3,5 italiani su 10 tendono a sovrastimarli (il 10% addirittura intorno al milione), i restanti 5,5 italiani su dieci dicono di non saperne il numero.
L’ostilità, sempre secondo l’indagine, deriverebbe da alcuni pregiudizi, tra cui: il 28% degli italiani non li considera pienamente integrati nella società italiana; il 27% sovrastima l’influenza della comunità ebraica nel Paese; il 27% pensa che si sentano superiori agli altri.
“Al di là dei deprecabili episodi di violenza, permane in Italia un significativo antisemitismo culturale, in un mix di pregiudizi e invidie per un presunto potere economico politico e mediatico”, commenta De Rita, secondo cui “sarà sempre più dura resistere alle pressioni omologanti, senza alimentare pregiudizi e invidie e quindi, purtroppo, anche ostilità”.