Il futuro sportivo di Thiene è più luminoso che mai grazie al talento dei suoi giovani atleti, che si distinguono a livello nazionale e internazionale.

Piccoli, ma già pieni di grinta e determinazione, questi ragazzi sono il vanto delle loro famiglie e della loro regione. Tra loro, Lavinia Kovacevic, 12 anni, emerge come l’orgoglio di Thiene, portando alto il nome della città al Trofeo Coni 2024, che si è tenuto dal 3 al 6 ottobre tra Palermo e Catania. Lavinia ha rappresentato con passione e determinazione la sua regione insieme ad altri quattro atleti veneti: Tristano Lunardon, della provincia di Vicenza, preparato dall’Asd Judoka Italia di Valbrenta, Erika Tomasella della provincia di Treviso, Giuseppe Schiera della provincia di Treviso e Laurentiu Lacatus della provincia di Verona. Insieme, si sono confrontati con le migliori rappresentative italiane, tra cui quelle dell’Umbria e della Toscana. I genitori, pieni di orgoglio, vedono nei loro figli non solo il talento sportivo, ma anche la capacità di imparare valori come il rispetto, la perseveranza e il coraggio. Ma è Lavinia, protagonista di questa avventura, che ha catturato l’attenzione di Thiene, portando in alto i colori della sua città e rendendo orgogliosa tutta la comunità.

Lavinia si allena all’Ads Judo Club Robur Thiene, sotto la guida del maestro Marco e della maestra Anna, e ha già alle spalle numerosi successi. A febbraio, si è classificata terza nella sua categoria in una gara internazionale a Vittorio Veneto, che ha visto la partecipazione di atleti provenienti da diversi Paesi europei. Questo successo l’ha portata ad essere convocata per rappresentare la Regione Veneto nel Trofeo Coni, un traguardo che conferma il talento e la dedizione della giovane promessa del judo.

Nel frattempo, a Thiene, la città ha seguito con trepidazione questi giorni di attesa: cartelloni di sostegno sono apparsi su finestre e cancelli, esprimendo l’orgoglio della comunità per la loro giovane campionessa. Lavinia, emozionata, ha dichiarato: “Pratico judo da tre anni, e sono infinitamente grata ai miei maestri Anna e Marco per il loro supporto. Ho iniziato questo sport per caso, senza avere le idee chiare, ma con il passare del tempo mi sono sempre più appassionata fino a sceglierlo come la mia attività sportiva. Essere arrivata fino a qui è un grandissimo traguardo, sono molto onorata e consapevole che non capita tutti i giorni di essere chiamata a rappresentare il Veneto in un trofeo nazionale del Coni. Questa esperienza mi ha fatto capire ancora di più che questo è lo sport giusto per me, anche se so che ho ancora molta strada da fare. Ma ce la metterò tutta per continuare a imparare e migliorare.”

Le parole della madre, Silvia, raccontano l’intensità di questo percorso: “Il judo è una disciplina che non solo migliora fisicamente, ma insegna valori importanti. Lavinia ha imparato rispetto, coraggio, perseveranza e autocontrollo, e vedere nostra figlia sfilare davanti al presidente Mattarella e al presidente Malagó è stato un momento di enorme orgoglio per noi. Non è un onore che capita tutti i giorni e Lavinia è fiera di aver potuto rappresentare Thiene in un’occasione così speciale. Noi siamo orgogliosi di lei e del suo impegno.”

La Fijlkam Veneto, l’organizzazione che gestisce le discipline del judo, del karate, delle arti marziali e della lotta, ha voluto sottolineare la grande esperienza vissuta dai ragazzi, ricordando i match giocati con impegno dalla squadra veneta composta da Lavinia Kovacevic, Tristano Lunardon, Erika Tomasella, Giuseppe Schiera e Laurentiu Lacatus, che si sono confrontati con le rappresentative dell’Umbria e della Toscana. La squadra veneta, accompagnata dal tecnico Guido Marsciani, ha lottato con grande determinazione in questa manifestazione nazionale.

Lavinia Kovacevic, con il suo talento e il suo impegno, è un esempio per tutti i giovani di Thiene. La sua passione per lo sport e i sacrifici che affronta quotidianamente dimostrano che anche i sogni più ambiziosi possono essere realizzati, portando onore alla sua città e alla Regione Veneto.

Laura San Brunone

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