Negli ultimi giorni, il Veneto è stato investito da un’ondata di freddo insolita per l’inizio di ottobre, con temperature minime che in alcune zone sono scese sotto i 10 gradi. Questo ha acceso il dibattito sull’accensione anticipata dei termosifoni, regolata a livello nazionale in base alla fascia climatica di ogni provincia.
Secondo la normativa nazionale, la regione Veneto è divisa in diverse fasce climatiche. La provincia di Belluno appartiene alla zona F, l’unica fascia che non prevede limitazioni né sull’orario né sul periodo di accensione del riscaldamento, vista la sua altitudine superiore ai 431 metri. Questa zona include anche le province di Cuneo e Trento. Tutte le altre province venete – Padova, Venezia, Vicenza, Verona, Rovigo e Treviso – appartengono alla zona E, dove l’accensione dei termosifoni è consentita dal 15 ottobre al 15 aprile, per un massimo di 14 ore al giorno.
Nonostante la scadenza per l’accensione regolare sia ancora distante dieci giorni, le temperature attuali hanno costretto i comuni a considerare deroghe per anticipare l’avvio del riscaldamento.
In risposta alle richieste dei cittadini, i sindaci delle province venete ricordano che è possibile accendere gli impianti di riscaldamento anche prima del 15 ottobre, grazie a una deroga prevista dall’art. 4 comma 3 del D.P.R. n. 74/2013. Tale norma permette di attivare i termosifoni per un massimo di sette ore giornaliere, la metà delle ore consentite nel periodo ordinario, quando le condizioni climatiche lo giustificano.
Secondo le previsioni meteo, le temperature continueranno a essere rigide nei prossimi giorni, spingendo molte amministrazioni locali ad applicare la deroga già da questa settimana. I sindaci di Padova, Vicenza e Verona, tra le province più colpite dal calo termico, hanno già annunciato la loro disponibilità ad anticipare l’accensione se le temperature non dovessero migliorare.
La decisione di attivare la deroga sarà presa a livello comunale, in base alle esigenze locali e alle previsioni meteo. Nel frattempo, i cittadini sono invitati a tenere sotto controllo le temperature nelle loro abitazioni e a fare un uso responsabile del riscaldamento. Il freddo autunnale, che ha colto di sorpresa molte famiglie venete, potrebbe essere il primo segnale di una stagione invernale particolarmente rigida. In attesa del 15 ottobre, la parola passa ora ai sindaci, pronti ad attivare i caloriferi per garantire un confort abitativo a fronte del brusco calo termico.