“Un’ottima notizia, ora speriamo che l’iter prosegua veloce tenendo conto che le predazioni aumentano di settimana in settimana e i nostri allevatori sono stremati”. La Provincia di Vicenza, per voce del presidente Andrea Nardin e del consigliere delegato Mattia Veronese, accoglie con soddisfazione la notizia del declassamento del lupo da specie “rigorosamente protetta” a “protetta”. La decisione del Coreper è la prima, in vista di tante altre che devono arrivare per permettere azioni concrete per il contenimento del lupo, ma il percorso è iniziato.
“Un percorso che abbiamo fortemente chiesto in più tavoli istituzionali -spiega Veronese- e che recepisce le esigenze di un territorio dove nel solo 2024 ci sono state 148 predazioni su animali domestici o da allevamento, a fronte delle 101 dell’intero 2023. Numeri che dimostrano chiaramente come la presenza del lupo sia in aumento e come la sua attenzione si rivolga prioritariamente agli animali da allevamento, prede più facili e mansuete rispetto agli animali selvatici. Dobbiamo intervenire prima che sia troppo tardi.”
Quello che i numeri non dicono sono le conseguenze delle predazioni. Che non si risolvono solamente con animali sbranati, ma che influenzano fortemente anche il comportamento degli animali sopravvissuti, traumatizzati a tal punto, ad esempio, da non produrre latte o da abortire.
“Non mi piacciono le estremizzazioni né da una parte né dall’altra -commenta il presidente Nardin- Non auspico una caccia indiscriminata al lupo, ma ritengo sia necessario raggiungere un equilibrio tra il lupo e l’uomo, una convivenza pacifica che garantisca anche le attività economiche, allevatori e malgari in primis, ma anche servizi legati al turismo e alla ricettività. E’ necessario ragionare sul contenimento del lupo come si fa, ad esempio, con i cinghiali, definendo quante unità può ospitare il nostro territorio e formando personale con una preparazione specifica.”
Tra le poche in Italia, la Provincia di Vicenza ha avuto da Ispra l’autorizzazione all’uso dei proiettili di gomma per allontanare il lupo da due specifiche località nei comuni di Arsiero e Torrebelvicino.
“La sperimentazione è iniziata a fine agosto -spiega il comandante della Polizia Provinciale Gianluigi Mazzucco- abbiamo installato fototrappole nelle vicinanze delle attività da monitorare. A Torrebelvicino non abbiamo registrato alcuna presenza di lupi, mentre ad Arsiero ci sono stati alcuni passaggi, ma anche qui nessuna predazione. Il limite della sperimentazione -chiarisce Mazzucco- è che gli interventi possono essere eseguiti solamente dalla Polizia Provinciale, che non ha personale sufficiente per garantire un servizio così minuzioso.”