Qualcuno sospetta che la titolare lo abbia fatto per marketing, ma da quello che si è scatenato sul web non sarebbe stata così buona questa pubblicità.

Camogli, una delle perle della riviera ligure, è conosciuta non solo per la sua bellezza paesaggistica, ma anche per la sua eccellente offerta gastronomica. Tra i ristoranti più rinomati della zona c’è il piccolo locale ‘Sae’, affacciato sul mare e con soli 18 coperti. Fino a poco tempo fa, il ristorante era acclamato sia dai locali che dai turisti, ma una recente decisione della proprietà ha sollevato un’ondata di polemiche.

Da qualche settimana, infatti, per poter riservare un tavolo al ‘Sae’ è obbligatorio ordinare almeno due piatti a persona. La misura è stata adottata in risposta ai crescenti costi di gestione e alla diffusa abitudine dei clienti di condividere un singolo piatto, pratica che, secondo la proprietaria, mette a rischio la sostenibilità economica del locale.

“Abbiamo dovuto fare una scelta per mantenere alta la qualità dei nostri piatti e coprire le spese – ha dichiarato la proprietaria ai giornali locali –. O avremmo dovuto optare per un menù a prezzo fisso, come fanno molti ristoranti francesi, o avremmo dovuto imporre un minimo di due portate a persona. Alla fine, abbiamo scelto questa seconda opzione”.

La decisione, tuttavia, non è stata accolta positivamente da tutti. Molti clienti abituali, attratti dalla qualità e dalla posizione suggestiva del ristorante, hanno espresso il loro disappunto sui social media e sui principali siti di recensioni. “Capisco i costi, ma forzare i clienti a ordinare di più non mi sembra giusto”, ha scritto un utente. Altri, invece, hanno difeso la scelta, riconoscendo le difficoltà economiche che piccoli ristoranti come il ‘Sae’ devono affrontare.

Il dibattito rimane aperto, e mentre alcuni minacciano di boicottare il locale, altri continuano a frequentarlo, apprezzando la qualità dei piatti offerti. In un mercato competitivo come quello della ristorazione, specialmente in una località turistica come Camogli, il futuro di ‘Sae’ dipenderà dalla capacità di mantenere l’equilibrio tra esigenze economiche e soddisfazione della clientela

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