Lo avrebbe sequestrato e tenuto prigioniero all’interno di un capannone della zona industriale di Schio e liberato dopo un giorno nelle campagne di Torrebelvicino spogliato di tutti i suoi averi. Circa 450 euro che custodiva nel portafogli. Protagonista della vicenda sulla quale stanno cercando di fare piena luce i carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Schio, un operaio rumeno di 39anni con regolare permesso di soggiorno.
L’uomo ha denunciato ai militari di essere stato in un bar, dove avrebbe iniziato a bere in maniera esagerata. L’alcol assunto gli avrebbe addirittura fatto perdere i sensi. L’operaio infatti non ricorderebbe più nulla se non il momento del risveglio all’interno del capannone, dove sarebbe stato legato e minacciato con un coltello. Paralizzato dalla paura, il rumeno ha dovuto consegnare il suo portafogli e solo a quel punto, il suo sequestratore indicato come un magrebino mai visto prima dell’incontro al bar, lo avrebbe fatto salire sulla propria auto per poi, scaraventarlo nelle campagne di Torrebelvicino, privandolo anche del telefono cellulare. Un racconto choc quello dell’operaio, che si è deciso a denunciare quanto subito solo dopo un paio di giorni dall’accaduto. Gli investigatori del Capitano Vincenzo Gardin stanno vagliando un racconto dai contorni ancora poco chiari. E’ caccia aperta all’autore del grave fatto di cronaca.
di redazione Thiene on line