“Abbiamo chiesto uno sforzo importante a tutti i nostri professionisti della sanità, per recuperare le liste e migliorare il servizio alla nostra gente. Dopo mesi di lavoro silenzioso, a testa bassa, i risultati sono arrivati. Il Veneto, con Emilia-Romagna e Toscana, è nel podio delle Regioni dell’eccellenza sanitaria, secondo gli ultimi dati disponibili relativi al 2022: un risultato che voglio dedicare a tutti coloro che stanno lavorando nelle strutture ospedaliere e assistenziali del nostro territorio. Che erogano, lo voglio ricordare, più di 80 milioni di prestazioni sanitarie ogni anno”.
Luca Zaia, presidente del Veneto, commenta così i dati presentati oggi dal ministero della Salute sul monitoraggio dei Lea, con il Nuovo sistema di garanzia che, dal 2000, fissa 88 indicatori, distribuiti per macro aree, ripartiti tra le attività di prevenzione collettiva e sanità pubblica, assistenza distrettuale e ospedaliera, per assicurare che l’erogazione dei Livelli essenziali di assistenza avvenga con qualità, appropriatezza e uniformità. Ogni indicatore ha un punteggio da zero a 100, 60 è la soglia di sufficienza. I dati presentati oggi “fotografano il 2022, in una parabola crescente di attività che secondo i nostri rilievi si è ulteriormente rafforzata nel 2023”: il Veneto tocca “valori di eccellenza, e in miglioramento, nelle tre macro aree di assistenza”. La prevenzione collettiva e sanità pubblica raggiunge 94,1, era 84,6 nel 2021; l’area distrettuale 96,4, l’ospedaliera 91,4 (nel 2021 era 84,6). Il Veneto, tira le somme Zaia, raggiunge “ottimi valori” e “in molti casi li migliora, attestandosi seconda in un’ipotetica classifica a livello nazionale. Sono personalmente soddisfatto: ma non staremo fermi. Stiamo già lavorando per nuovi, ancor più alti obiettivi”