In una casa colma di colori e pennelli, la magia dell’arte si fonde con l’amore familiare. Renata Maddalena, una nonna di Thiene, ha trasformato il tempo libero post-pensionamento in un viaggio artistico affascinante, iniziato quasi per caso ma cresciuto fino a diventare un legame indissolubile con i suoi nipoti. Questa è la storia di una nonna che, grazie alla sua passione per la pittura, ha creato momenti indimenticabili e ha lasciato un’impronta indelebile nel cuore della sua famiglia.
Renata ha scoperto la pittura quando sua figlia si è iscritta all’università, trovandosi improvvisamente con troppo tempo libero e sentendosi persa senza la sua presenza quotidiana. “La settimana mi sembrava vuota,” racconta Renata, “così ho fatto qualche lezione di prova dal maestro Cesare Vignato, poi ho continuato per sei anni.” Sapeva disegnare, ma non in modo eccezionale: “Ho iniziato per riempire la settimana e poi non ho più smesso,” aggiunge con un sorriso.
Nella vita, Renata ha fatto tutt’altro. Dopo la nascita della sua bambina, si è licenziata dal lavoro e ha iniziato ad aiutare il marito nel suo studio tecnico di architettura, ma prevalentemente stava a casa. Ha iniziato a dipingere per passione e ora si diverte immensamente a farlo.
Ora sessantaquattrenne, Renata è diventata nonna a 51 anni e ha tre nipoti di 13, 10 e 7 anni. Con il desiderio di passare del tempo di qualità con loro, ha iniziato a insegnare ai nipoti a dipingere. “Mi ha spinto la voglia di passare il tempo con loro in modo divertente e costruttivo,” spiega Renata. Ha cominciato con la nipote più grande, e poi ha coinvolto anche i più piccoli, scoprendo presto che i bambini erano entusiasti e pronti a imparare. “Erano interessati da subito anche se all’inizio il tempo di attenzione era più breve.”
Le loro prime lezioni sono state un viaggio attraverso vari strumenti e tecniche: dalle matite ai pennarelli, dagli acquerelli alle cere, fino a sperimentare con l’olio usando spugnette e pennelli in modo giocoso. Ogni sessione di pittura non è solo un momento di creatività, ma anche di complicità e di confidenze condivise.
“Abbiamo iniziato con le matite,” ricorda Renata, “proseguendo con pennarelli, acquerelli, cere, collage, per passare recentemente all’olio ma in modo giocoso con spugnette e pennelli.” I momenti significativi sono stati molti: “Dallo stupore quando miscelano i colori e si accorgono, attraverso la teoria del colore, che possono creare un’infinità di varianti, al crearsi una complicità e una confidenza speciali. Mi piace in modo particolare quando finiscono un disegno: la loro soddisfazione, i loro sorrisi, la loro voglia impaziente di farli vedere ai genitori ripaga ogni momento a loro dedicato.”
Tra i quadri più significativi, Renata ricorda con particolare affetto “Alice”, realizzato insieme alla nipotina con le matite. “Al momento di porre la sua firma accanto alla mia le brillavano gli occhi….felicissima!” Un altro quadro importante è quello che raffigura tre bambini, realizzato assieme ai suoi nipoti utilizzando un bastoncino con una spugnetta per fare dei cerchietti. Questo quadro rappresenta un simbolo del loro tempo trascorso insieme. “Il regalo per il compleanno del loro papà, invece di comprarlo, hanno realizzato un quadro con un albero colorato.”
Lei stessa si diverte a dipingere soggetti Disney, quadri naif e astratti, lasciando che la sua creatività prenda il volo. Il legame speciale creato attraverso la pittura è qualcosa che Renata spera rimanga per sempre nei cuori dei suoi nipoti. “Si crea un legame fatto di complicità, risate e amore. Spero abbiano imparato il gusto nell’abbinare i colori e la pazienza necessaria per fare le cose bene, che vale per ogni attività, anche quando cuciniamo o prepariamo dolci insieme.”
Oltre alla pittura, Renata si dedica anche ad altre attività con i nipoti: “Insegnare loro a cucinare, curare i fiori o l’orto, giocare a carte o a trea, raccontare dell’antico Egitto… qualsiasi argomento può essere interessante,” dice. “Si sentono ascoltati e gratificati. Sicuramente un giorno questi saranno tra i loro ricordi più cari.”
Renata consiglia ai nonni di dedicare tempo ai nipoti, di insegnare loro a cucinare, curare i fiori, giocare a carte o raccontare storie, creando ricordi che resteranno tra i più cari. Per ora, non ha progetti artistici in mente, ma l’idea di vendere alcuni quadri potrebbe essere una possibilità futura. Nel frattempo, continua a divertirsi e a insegnare, godendo ogni momento passato con i suoi amati nipoti.
Renata Maddalena ci insegna che la bellezza dell’arte risiede non solo nelle opere create, ma nei legami che queste possono costruire, unendo generazioni attraverso colori, pennelli e tanto amore.
Laura San Brunone
E tu, che giochi fai con i tuoi nipoti o figli? Come li intrattieni? Ci sono giochi di una volta che fai con loro oggi o attività ricreative, di ragionamento o di svago che vorresti condividere? Abbiamo avviato la rubrica “Storie e attività delle famiglie dell’alto vicentino” e siamo curiosi di conoscere le tue esperienze. Scrivici a info@altovicentinonline.it e raccontaci i passatempi e i ricordi legati a queste attività, che arricchiscono il legame familiare.
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