ll consorzio di promozione turistica Vicenza È ha comunicato il licenziamento collettivo di 11 lavoratrici, con conseguente possibile chiusura dall’ 1 gennaio di ben 5 uffici Iat tra cui quelli dell’Alto Vicentino.
Sul piede di guerra la Filcams Cgil che minaccia azioni esclatanti se nei prossimi giorni, non si registreranno rassicurazioni in merito alla vicenda. Il segretario Alessio Odoni non ci sta e in un dettagliato comunicato stampa si fa portavoce dell’amarezza delle lavoratrici a rischio. Chiede inoltre aiuto alle amministrazioni comunali e alle associazioni di categoria affinchè si mettano in gioco per scongiurare il pericolo che incombe.
“Di fronte ad una continua evoluzione delle tendenze del turista, gli uffici hanno saputo venire incontro ai nuovi bisogni, coscienti che la soddisfazione dell’utente è il loro primario obiettivo – spiega nel documento – Gli uffici Iat sono in grado di rispondere alle richieste più varie del turista e di fornire informazioni puntuali e precise sulle modalità di visita dei monumenti, sugli orari del trasporto pubblico, ristoranti e sulle strutture ricettive. Per quanto riguarda queste ultime, per conto della regione Veneto, ogni mese vengono inserite telematicamente le presenze. Inoltre gli uffici non si limitano solo all’accoglienza, ma hanno un ruolo di primaria importanza nella raccolta e promozione degli eventi che avvengono nel territorio attraverso siti internet, social network e mailing list’.
In questi anni le abbiamo garantito un servizio continuativo e attivo tutto l’anno, con apertura di otto ore giornaliere, comprese tutte le festività, Natale, Capodanno, ecc. – continua Odoni – Abbiamo una pluriennale esperienza e siamo in grado di parlare e scrivere in diverse lingue; lo Iat è spesso il primo biglietto da visita dei turisti che si aspettano di trovare un porto sicuro in un territorio che non conoscono e che vogliono iniziare a scoprire. Senza questo servizio, chi desidera personalizzare il proprio soggiorno perderebbe un punto di riferimento. Ogni sede offre poi dei servizi ad hoc per il territorio in cui opera. A Vicenza l’ufficio Iat funge da deposito bagagli, in quanto la stazione ferroviaria ne è priva. Dalla primavera all’autunno tutti i fine settimana, la città è interessata dalle visite guidate nel centro storico: l’ufficio informazioni raccoglie le iscrizioni e accompagna i gruppi insieme alle guide turistiche autorizzate. Anche nella sede di Bassano è offerta la possibilità di deposito bagaglio, inoltre è centro prenotazioni e vendita biglietti di molteplici iniziative promosse in collaborazione con le associazioni locali. L’ufficio di Schio, in occasione di eventi di particolare interesse, si trasferisce momentaneamente sul territorio come punto informativo; inoltre gestisce le iscrizioni a laboratori teatrali, visite guidate, serate tematiche ed effettua la prevendita di biglietti per concerti e spettacoli. Lo Iat Recoaro Terme è centro raccolta iscrizioni per le uscite naturalistiche in tutte le stagioni, redige il bollettino neve della montagna vicentina, vende skipass e abbonamenti per il comprensorio di Recoaro Mille e funge da punto prevendita di biglietti – conclude il segretario – Tonezza del Cimone, fornisce servizio fotocopie, provvede a raccogliere e timbrare le schedine di notifica, divulga i dati relativi alle piste sciistiche dell’Altopiano dei Fiorentini in collaborazione con il Carosello Ski Folgaria ed effettua prevendite per diversi spettacoli. Il personale degli Iat è anche presente alle principali manifestazioni fieristiche con un desk informativo presso l’Ente Fiera di Vicenza. La nostra amarezza, in questo periodo è particolarmente forte perché oltre a vedere tagliare un servizio di primaria importanza, rischiamo di perdere il posto di lavoro e vanificare l’impegno e la dedizione profusi in questi anni”.
La Filcams Cgil di Vicenza reputa “affrettata” questa procedura di licenziamento ed invita il Consorzio ad un confronto serio e costruttivo. Inoltre, viste le possibili ricadute economiche e occupazionali nei settori del Turismo e del Commercio chiede che il confronto sia esteso alle Amministrazioni Comunali, alle Associazioni di Categoria e a tutti coloro che hanno a cuore lo sviluppo economico della Provincia.
di Redazione Thiene on line