Il cammino verso i propri sogni è spesso colmo di sacrifici e sfide, ma per chi crede fermamente che volere è potere, nulla è impossibile. Marco San Brunone è l’incarnazione di questa filosofia di vita. Nato in Sicilia e cresciuto a Thiene, Marco ha lasciato la sua città senza un diploma, con in tasca solo la determinazione e il desiderio di costruirsi un futuro migliore. Oggi, a 30 anni, è a un passo dalla laurea in Fisica e Matematica presso un’università inglese e ha già lavorato per l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) su un progetto IOSM (In Orbit Servicing and Manufacturing) per la produzione, manutenzione ed eventuale riparazione di satelliti di piccoli dimensioni (cubesat) e dispositivi in orbita.

“Nel 2014, a 21 anni, sono andato in Inghilterra perché in Italia non vedevo per me alcuna prospettiva di lavoro. Lavoravo porta a porta per la vendita di contratti energetici, ma non ero soddisfatto. Ad un certo punto ho preso la decisione di comprare un biglietto per Londra, con la speranza di iniziare una nuova vita che mi realizzasse. Sono partito con un amico e, dopo varie peripezie, abbiamo trovato un lavoro e una sistemazione precaria in ostello.”

La partenza di Marco fu un atto di coraggio e determinazione. Londra offriva speranze e opportunità che in Italia sembravano irraggiungibili. “Prima di partire abbiamo prenotato un albergo per un paio di settimane. C’era un negozio a Piccadilly con un internet point che abbiamo usato per scrivere e stampare i nostri curriculum, che poi abbiamo distribuito in ristoranti e pub. Al terzo giorno ho fatto una prova in un grande ristorante, ma non mi hanno preso perché non parlavo bene l’inglese. Ho fatto poi vari tentativi, come lavapiatti sempre nel settore ristorazione, ma alla fine ho trovato lavoro come chef.”

Le condizioni iniziali erano molto difficili, tenendo conto che quando si arriva in Inghilterra gli ostelli meno costosi si trovano in condivisione con altre persone, ma questo spesso è anche un modo per stringere nuove amicizie. “Con il tempo, ho cambiato diversi lavori cercando di migliorare, tenendo conto che Londra ha una filosofia meritocratica e per questo sono riuscito a crescere a livello lavorativo. Ho scoperto la Open University, che permette di iniziare l’università indipendentemente dal titolo di studio. Il governo inglese offre, seguendo alcuni requisiti, un prestito per pagare l’università e così ho iniziato a studiare, lavorando nel frattempo.”

Ad un certo punto arrivò l’opportunità di sei mesi di un’internship all’ESA: “Ho inviato il mio curriculum per una posizione di lavoro aperta che ho trovato su internet e, dopo poco, mi hanno risposto che gli era piaciuto e volevano farmi un colloquio. Ero estremamente felice. Il colloquio si è svolto online, mi hanno proposto diversi progetti e tra tutti ho scelto il progetto ‘End Effector for In Orbit Servicing and Manufacturing’ che prevedeva tutto il processo ingegneristico, dalla ricerca fino allo sviluppo passando per diverse fasi di design e creazione. È stata un’esperienza incredibile.” Durante il suo internship all’ESA, Marco si è occupato della creazione di un prototipo di una mano robotica, chiamata “end-effector”, destinata a catturare satelliti in orbita, un primo passo verso la realizzazione di altri suoi simili. Nello specifico Marco si è specializzato nella creazione della mano del braccio robotico dove a determinarne la presa è una “pinza a due dita”. Il braccio robotico è in grado di sopravvivere e operare in ambiente spaziale, i sensori individuano la pozione del satellite in modo da avvicinare il prototipo per catturare e riposizionare un oggetto.

Marco ha scoperto un mondo nuovo, con diverse opportunità, stringendo legami multiculturali. “Ho conosciuto persone di tutte le nazionalità e culture. Qui chiunque può salire, esiste la vera meritocrazia. Se lavori e dimostri il tuo valore, sali di grado e puoi fare carriera. Gli italiani che ho trovato spesso non riuscivano ad adattarsi e tornavano a casa. Generalmente gli inglesi sono molto educati e rispettosi.”

Oggi, Marco è vicino alla laurea e guarda al futuro con ottimismo. “Manca meno di un anno per finire l’università. La mia esperienza con l’ESA mi ha aperto nuove prospettive e sono grato per le opportunità che ho avuto. Venire a Londra ha cambiato radicalmente la mia vita, sia come visione del mio futuro che per intraprendere nuove sfide.”

Marco San Brunone è un esempio di determinazione e resilienza, dimostrando che con impegno e passione, si possono superare ostacoli e raggiungere traguardi straordinari, anche partendo da una situazione di svantaggio. “Ho imparato che, se si ha la volontà di cambiare e migliorare, si possono raggiungere svariati obiettivi. Londra mi ha dato questa opportunità, e spero che la mia storia possa motivare altri a non arrendersi mai.”

F.C.

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