“Sono giornate molto impegnative e voglio esprimere un grandissimo ringraziamento a tutti coloro che hanno dato e stanno dando il loro contributo per affrontare questa grave emergenza che ha colpito il Veneto. Ringrazio innanzitutto tutti i tecnici della Regione afferenti alla Direzione Protezione Civile, alla Direzione della Difesa del Suolo, alla Direzione Servizi Forestali, alla Direzione Uffici Periferici, ai Geni civili, ad Arpav, alla Direzione Suem 118, i Vigili del Fuoco, e i Prefetti che mi affiancano nella gestione dell’Unità di Crisi”. Sono le parole che stamattina ha voluto esprimere l’assessore regionale Gianpaolo Bottacin, che “prende ossigeno” dal sole che sta dando un po’ di tregua al Veneto flagellato dal maltempo. Una regione martoriata e ferita, che silenziosamente sta affrontando danni che sono incalcolabili in questo momento, con precisione. Famiglie che stanno facendo fatica a ritrovare il sorriso guardando come sono ridotte le loro casa costruite con tanto sacrificio.

“Ringrazio poi i sindaci, il personale tecnico dei comuni e delle Province e i consorzi di bonifica che sono in campo ininterrottamente da ore ed ore. – prosegue Bottacin – Ringrazio poi tutti i tecnici dei servizi pubblici, anche loro impegnati ininterrottamente e gli operatori delle aziende che sono intervenuti in somma urgenza per il ripristino delle opere danneggiate, con particolare riferimento alle rotture arginali ripristinate a tempo di record. Ma consentitemi un ringraziamento particolare ai 1501 volontari della Protezione Civile. Loro infatti lo fanno a titolo gratuito. Lasciano le loro famiglie e corrono ad aiutare chi ne ha bisogno. Quando serve e dove serve. In maniera professionale e con grande preparazione. Grazie ancora a tutti. Sottolineo l’enorme mole di lavoro e la grandissima tempestività di intervento operata da tutti. Assicuro che non è un coordinamento facile. Grazie. “.

Un ringraziamento toccante è stato espresso anche dal sindaco di Monte di Malo Mosè Squarzon, in prima linea e con le mani nel fango in questo momento drammatico per il paese di cui è primo cittadino uscente. Squarzon in questi giorni, ha rappresentato l’emblema dell’amministratore di paese, che nonostante uno stipendio che è poco più di un rimborso, lascia la sua famiglia a casa di notte per “difendere” e “proteggere” il suo territorio. Non un semplice coordinatore, ma un uomo d’azione che si mette alla guida dei mezzi di soccorso, che va a casa della sua gente e che con il suo ruolo istituzionale chiama chi c’è sopra di lui per chiedere aiuto con l’autorevolezza di chi sa governare e ha personalità. Qualcosa di non scontato con la nuova generazione di amministratori che si affaccia all’orizzonte, che in certe occasioni, sembrano più confusi che persuasi, che chissà come avrebbero reagito se quello che è accaduto a Vicenza, Malo, Monte di Malo, Villaverla, Schio, Isola e altri comuni alluvionati, fosse capitato a loro.
Per fortuna non è accaduto. Speriamo non capiti mai più.
di Redazione AltovicentinOnline
