Il copione è sempre lo stesso e sembra funzionare a favore del sindaco Giampi Michelusi, che dal suo insediamento, è riuscito a “liberarsi” di tutti coloro i quali non intendeva avere a che fare. Nell’ordine: protezione civile, dove si sono dimessi in molti per essere rimpiazzati con persone di fiducia del sindaco; e ancora, Polizia Locale Nord Est Vicentino dove dal primo giugno mancheranno le teste del Consorzio (da chi verranno sostituite non si sa). Così con  i comitati di quartiere, prima San Vincenzo e poi Centro. La strategia è vincente perchè , in effetti, Michelusi è come se riuscisse a sfiancare chi non gli è gradito e se lo ha fatto con l’ex sindaco Gianni Casarotto, di  cui un attimo è la prosecuzione, quello dopo è la discontinuità, bisogna dargli atto che è davvero bravo. Michelusi è riuscito a domare la stessa stampa, che stremata da telefonate di protesta per articoli che non avrebbe voluto, si è data al food. Raccontiamola così per mantenerla ironica. Il tutto con la complicità di una parte dell’opposizione silente e passiva dinanzi a questioni eclatanti che avrebbero infuocato qualsiasi consiglio comunale di paese. L’unica è stata Giulia Scanavin, che però, paga il suo temperamento poco furbo, che la fa passare per maleducata. Ed ecco fioccare le minacce di querela per reati inesistenti. O post di attacco su facebook, che sembrano più violenti di mille insulti. Che gusto c’è poi, a fare post denigratori sui social, da cui scaturiscono like e commenti di amici degli amici, quando la persona presa di mira non si può difendere? Perchè non afferrare il telefono e affrontare la questione? Almeno Scanavin, potrà stare antipatica per i suoi toni, ma sa guardarti dritto negli occhi e dirtele senza sorrisetti ipocriti e frasi a doppio senso. Utilizzare in un certo modo i social si avvicina molto al cyberbullismo, dove a prescindere da chi ha torto o ragione, la vittima viene “circondata” e massacrata in maniera non certo nobile.

L’ultimo polverone è quello che riguarda il Comitato Centro, dove l’intero direttivo si è dimesso, stremato anche questo per i tentativi di dialogo con l’amministrazione comunale. L’altra sera, nella Sala Borsa di via Montello è andata in scena una sorta di rivolta popolare, con decine di residenti che protestavano animati dalla frustrazione di non sentirsi ascoltati da chi dovrebbe rappresentarli e percepisce uno stipendio che è frutto delle tasse dei cittadini. Il racconto era quello di sempre: mail, richieste d’incontro a cui è sempre seguito il silenzio. Oggi, il sindaco Giampi Michelusi, dalle pagine de Il Giornale di Vicenza ha fatto sapere ai dimissionari che prende atto della decisione e che certamente il Centro continuerà a vivere senza il loro lavoro. Più o meno è stato questo quello che ha mandato a dire a Francesco Pronio e a Giulio Gamba. “Colpevoli” di aver lavorato per la parte più bella della città, di aver sottolineato certe problematiche che se risolte, potrebbero far risorgere un centro che è un capolavoro.

L’invito a non mollare invece, è arrivato da Giulia Scanavin che ha inviato alle redazioni giornalistiche il seguente comunicato stampa e ha depositato anche un’interrogazione che sarà oggetto di discussione nella prossima seduta.

“I componenti del consiglio del comitato hanno dimostrato una dedizione senza precedenti, incontrando i residenti del Quartiere Centro per illuminarli sulla paralisi in cui è precipitato il Comitato Thiene Centro. L’incontro, permeato di un fervore quasi tangibile, ha messo in luce l’assenza di sostegno da parte dell’Ente locale, nonostante l’impegno esemplare dei consiglieri a favore della comunità. In risposta a questa indifferenza, l’Ufficio di Presidenza ha compiuto la dolorosa scelta di rassegnare le dimissioni dai propri incarichi all’interno del Consiglio Direttivo. Desidero esprimere il mio sincero apprezzamento per l’operato trasparente e l’inalterata dedizione manifestata dal comitato, il quale ha instillato un palpabile spirito di benevolenza durante l’evento. Tuttavia, è con rammaricato disappunto che rifletto sulle recenti comunicazioni del direttivo, rivelatesi inadeguate durante l’ultima assemblea: l’Amministrazione non ha saputo fornire risposte adeguate alle richieste pressanti dei cittadini riguardanti questioni di vitale importanza come le giostre, il declino del centro storico, la tardiva istituzione della commissione per la viabilità e la sicurezza, la necessità di rinnovare il sito dei comitati e i limitati contributi elargiti. Anche il progetto di Controllo del Vicinato è stato approcciato con eccessiva superficialità, relegando al comitato un onere complessivo. Non mi sorprende, tuttavia, questa reticenza a intervenire; dopo una serie di dimissioni che ha visto il ritiro del direttivo della Protezione Civile, la partenza del comandante del comando Nevi di Thiene e infine, il disimpegno del direttivo del Comitato del Centro, è chiaro che ci troviamo di fronte a una crisi di leadership. Cos’altro dovremmo aspettarci? Quali sono le reali intenzioni dell’amministrazione comunale di Thiene?”.

F.C.

 

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