Le giostre della Sagra di San Giovanni hanno sempre diviso in due l’opinione pubblica thienese, ma quest’anno il tema sembra discusso più che mai con chi spiega nel dettaglio perché l’argomento dovrebbe essere affrontato adeguatamente. Non solo per i residenti del quartiere Centro che lo hanno affrontato venerdì scorso, ma anche per i negozianti che lo hanno esposto a Confcommercio con una riunione dedicata qualche settimana fa. Ad essere interessati soprattutto quelli della zona del Bosco, e nonostante le numerose richieste di dialogo indirizzate al Sindaco Giampi Michelusi, l’amministrazione comunale non avrebbe ancora ad oggi fornito risposte.
Il Comitato Centro ha evidenziato come la manifestazione delle giostre, prevista dal 7 al 24 giugno 2024, con un’occupazione totale dell’area pubblica di circa 20 giorni, considerando l’installazione e la disinstallazione, rappresenti un notevole disagio per la comunità del Bosco. La rilevanza del tema per i residenti è stata confermata dall’analisi del voto del 25 e 26 marzo 2023, dimostrando che senza il supporto dell’elettorato del Bosco (che da soli rappresentano la maggioranza dei componenti con il 61,41%) il Comitato non avrebbe raggiunto il quorum necessario per la sua costituzione.
Già il 27 aprile 2023 era stata avanzata una richiesta di incontro con il Sindaco, che tuttavia ha risposto solo verbalmente, convocando i delegati del Comitato il 19 maggio 2023, quando le decisioni erano ormai state prese e le richieste del Comitato ignorate. Con l’intenzione di anticipare il dialogo per il 2024, il 30 gennaio 2024 il Comitato ha nuovamente sollecitato un incontro, senza ricevere alcuna risposta a distanza di due mesi.
Cristina Lotto, Tesoriere del Comitato e residente/commerciante del Bosco, ha delineato le richieste presentate al Sindaco, puntando a una regolamentazione più stringente delle giostre.
E’ stato evidenziato come il luna park crei danni alla quotidianità dei residenti, per rumori e musica ma anche per violazioni alle loro proprietà private e vandalismi commessi, mettendone a rischio la loro sicurezza. E ancora il parcheggio inaccessibile con evidenti conseguenze economiche per tutto il Centro, le attrazioni in via Divisione Aqui di grandi dimensioni non adatte all’area e l’occupazione delle giostre in via Damiano Chiesa del Parco di Villa Fabris ‘in evidente contrasto con la tutela dell’ambiente a servizio della Villa’. Tra le ‘violazioni’ da parte dei giostrai, il Comitato ha segnalato una mancanza di rispetto del regolamento riguardo ad orari e livello del rumore, mentre da parte di chi frequenta l’area, maleducazione tradotta in schiamazzi e risse notturne a oltranza, oltre alla violazione abusiva di auto su aree private, disordini vari e mancanza di pulizia. Tra le proposte figurano il controllo continuo da parte delle forze dell’ordine, ridurre la durata dell’evento a non più di 10 giorni, il divieto della presenza di giostre troppo grandi, l’applicazione delle sanzioni previste per le giostre recidive e i controlli sonori da parte dell’Arpa.
Un’ulteriore testimonianza della problematicità della situazione è stata fornita da una residente straniera, la quale ha espresso quella sera il proprio disagio per le condizioni di degrado lasciate dalle giostre, sottolineando la mancanza di servizi igienici adeguati e chiedendo maggiore rispetto per la comunità: “Sono una residente straniera e mi vergogno perché ogni volta che ci sono le giostre devo fare pulizia dai rifiuti rimasti. Tra escrementi, vomito e schifezze varie che lasciano. Non mi sembra giusto. Perché non ci sono i bagni chimici? Un po’ di rispetto per tutti.” ha testimoniato la residente.
Nonostante le evidenti problematiche e le richieste di dialogo, il Sindaco e l’amministrazione comunale, da quanto è emerso durante la riunione, non hanno ancora fornito risposte, né hanno mostrato disponibilità a un confronto costruttivo. Il direttivo del Comitato ha quindi espresso la propria insoddisfazione, evidenziando una crescente frattura tra le esigenze dei cittadini e le politiche dell’amministrazione comunale che li ha poi portati a chiedere le dimissioni dall’11 aprile 2024, come spiegato in questo articolo precedente https://www.altovicentinonline.it/thiene-e-dintorni/thiene-serata-incandescente-nella-prima-riunione-di-comitato-centro-il-comune-non-ci-ascolta/
“Vista la mancanza di risposta abbiamo protocollato la lettera affinchè non si accampasse la scusa di non averla mai ricevuta.” La situazione delle giostre a Thiene rimane quindi un punto aperto e fonte di tensione, che riflette la più ampia questione della comunicazione e della collaborazione tra il Comune e i suoi residenti. La comunità attende ora risposte concrete e azioni efficaci che possano mitigare i disagi e ristabilire un dialogo produttivo per il bene del quartiere e della città nel suo insieme.
Laura San Brunone