Ha un volto, un nome ed una storia, che non riesce a non toccare chi ne viene a conoscenza il piromane arrestato dai carabinieri della compagnia di Thiene, che hanno assicurato alla giustizia il responsabile di diversi incendi che avevano seminato il terrore negli agricoltori dell’Alto vicentino. Si chiama Filippo Chimetto, ha 24 anni e vive a Dueville nella frazione di Povolaro, dove da stamattina, si trova ai domicialiari. E’ lui il giovane che i carabinieri hanno fermato nella notte e che stamane, davanti al pubblico ministero Gianni Pipeschi, ha ammesso di essere stato l’autore di almeno quattro incendi appiccati a partire dallo scorso 20 settembre e fino a questa notte.
I militari lo hanno infatti catturato a Bressanvido, poco dopo che aveva dato fuoco, con il suo accendino, all’ennesimo fienile provocando ulteriori danni. Era rimasto sul posto per godersi lo spettacolo delle fiamme e dell’intervento dei vigili del fuoco. I carabinieri che gli davano la caccia da giorni, lo hanno acciuffato dopo averlo rincorso tra i campi. Addosso aveva l’accendino con cui aveva appiccato il fuoco all’ennesima azienda agricola, provocando danni per oltre 250mila euro. Dopo essere stato ammanettato, il ragazzo ha vuotato il sacco raccontando la propria storia personale. Ma ha anche spiegato il perchè di quei gesti incendiari che non erano nuovi per lui. La mania di appiccare il fuoco ce l’aveva da quando era poco più di un bambino. ‘L’ho fatto perchè ero disperato – ha raccontato ai carabinieri e al pm che lo ha ascoltato nella tarda mattinata di oggi, alla presenza dell’avvocato Anna Silvia Zanini – ero stato abbandonato dal mio amore , che mi ha liquidato nei giorni scorsi con un semplice sms. Non ho retto al dolore’. Ma ci sarebbe dell’altro. Il giovane piromane è disoccupato e vive in una situazione familiare disagiata, ecco perchè avrebbe deciso di sfogare con
gli incendi tutta la sua rabbia repressa.
«Voleva attenzione – ha detto il suo avvocato ai cronisti dell’Ansa – e probabilmente voleva che qualcuno lo fermasse e lo aiutasse. Ha pianto per tutto il tempo dell’interrogatorio davanti al pubblico ministero, ha giurato di non voler mai più incendiare nulla. Ha ottenuto gli arresti domiciliari, ma domani bisognerà affrontare la convalida dell’arresto davanti al giudice Massimo Gerace.»
Da giovedì scorso ad oggi sono stati cinque gli incendi di altrettanti fienili nel vicentino, con danni che arrivano al milione di euro. Proprio ieri il presidente di Coldiretti Vicenza, Martino Cerantola, aveva chiesto un incontro urgente con il prefetto.
‘L’arresto di questo piromane è una risposta importante che l’arma dei carabinieri ha saputo dare in tempo record alla nostra comunità, preoccupata per l’escalation di roghi che avevano creato un vero e proprio allarme sociale – ha spiegato nel corso della conferenza stampa di oggi pomeriggio, il comandante provinciale Michele Vito Sarno – i militari della compagnia di Thiene si erano attivati con servizi notturni per porre fine a quanto stava destabilizzando la categoria degli agricoltori’.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori del Nucleo operativo e delle stazioni di sandrigo e Dueville, Chimetto girava in bici di giorno per scegliere le vittime dei suoi incendi. Poi, sempre in bici, nel cuore della notte entrava in azione.
N.B. (foto A.M.)