Questo antico lavatoio si trova lungo il corso di un canale artificiale scavato nel 1200 circa, detto Roggia Maestra, che un tempo passava scoperto attraverso il centro di Schio, mentre oggi scorre perlopiù sottoterra, affiorando solo in alcuni punti.
Sotto il tetto del lavatoio di via Fogazzaro si può vedere il serbatoio per l’acqua piovana che forniva ancora l’ acqua ai quattro rubinetti. Quello considerato, probabilmente l’ultimo rimasto a Schio, presenta volontà di ricercatezza architettonica, con le due colonnine di ghisa e l’elaborato capitello di sostegno del serbatoio d’acqua e del tetto coperto di tegole.
E’ stato restaurato alla fine degli anni ’90; i lavori si sono conclusi nel 2001.
Ora si presenta molto curato e arricchito da un giardinetto antistante; nei pressi continua a scorrere da secoli un tratto scoperto della Roggia Maestra. La copertura in lamiera fu rifatta in tegole e venne attivato l’impianto di illuminazione. Il progetto previde anche la riambientazione adeguata al tempo di costruzione del lavatoio; le panchine infatti sono di legno in stile fine ‘800, e le piante stesse del giardinetto, nel lato est, erano molto usate nei giardini dell’epoca calle, ortensie, siepi di bosso.
E’ l’ultimo rimasto degli oltre 20 presenti a Schio agli inizi del secolo XX. Ne rimane uno in una laterale di via Porta di sotto. Abbiamo notizia che altri si trovassero in contrà Ressecco, Boggiole, a Giavenale e nell’attuale centro Le Fontane in via XXIX Aprile. Importanti erano i lavatoi della Lanerossi siti lungo via XX Settembre.
Fonte Comune di Schio