Si trova in Piazza Falcone e Borsellino, venne innaugurata nel 1998 e non tutti conoscono il suo significato. La “porta della Luce” è un’ opera di 4,5m di altezza di Giancarlo Scapin, realizzata in argilla e cotta a 1350°. E’ composta da 28 elementi che delimitano due battenti di un portale, i quali non sono verticali e diritti e non rispondo ai principi della porta nella sua accezione tecnica, ma sono sinuosi, irregolari, fluttuanti come lo è la vita stessa. La scultura è infatti il simbolo del passaggio fra i vari stadi dell’ esistenza umana, è il luogo della separazione fra due mondi, fra il conosciuto e lo sconosciuto, tra le tenebre e la luce. Ognuno, infatti, è continuamente sulla soglia dell’Imprevedibile, oltre il quale c’è l’inconoscibile, l’indefettibile, ed è sempre nell’imminenza di varcare una soglia. Chi è fermo ed ancorato ad una realtà è bloccato, mentre la vita è dinamica e quindi è un continuo paesaggio.
Fonte Comune di Schio
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