Un recente studio condotto da un gruppo di ricercatori dello YuWa Population Research Institute di Pechino ha messo in luce una realtà preoccupante: l’Italia si classifica tra i primi tre paesi al mondo per il costo di crescere un figlio, in rapporto al Pil pro capite. Il rapporto, che ha generato discussioni a livello globale, evidenzia come in Italia e Cina sia necessario spendere una somma pari a 6,3 volte il Pil pro capite per mantenere un figlio dalla nascita fino ai 17 anni. Questo dato pone l’Italia a un passo dalla Cina e dietro alla Corea del Sud, il paese con il costo più elevato, dove la spesa arriva a 7,8 volte il Pil pro capite. Il confronto internazionale incluso nello studio rivela una correlazione significativa tra i costi di mantenimento dei figli e i tassi di fecondità. Paesi come la Corea del Sud, con un tasso di fecondità di appena 0,8 figli per donna, la Cina, e l’Italia, con rispettivamente circa 1 e 1,24 figli per donna, mostrano come l’elevato costo di mantenimento possa influenzare negativamente la natalità. Al contrario, nazioni dove i costi sono più contenuti, come l’Australia (2 volte il Pil pro capite), la Francia (2,2 volte), e la Svezia (2,9 volte), godono di tassi di fecondità maggiori. Il rapporto pone l’accento su un aspetto critico: nonostante l’importanza di questioni come servizi, bonus, parità di genere e conciliazione lavoro-famiglia nel dibattito sulla natalità, il fattore economico rimane determinante.
La ricerca evidenzia che in Italia, il costo di crescere un figlio è significativamente più alto rispetto a molti altri paesi, rendendo più ardua una potenziale inversione di tendenza nella natalità. È importante notare che lo studio non fornisce un’analisi dettagliata del costo effettivo di un figlio in ciascun paese, ma si basa su dati preesistenti, che possono variare in base alla fonte e all’anno di riferimento. Nonostante ciò, il confronto internazionale offre una prospettiva valida e stimola ulteriori riflessioni sulla relazione tra i costi di genitorialità e i tassi di natalità.
V.R