Con la legge che impone la trasparenza sui guadagni degli amministratori di qualsiasi livello, anche la regione Regione Veneto ha dovuto rendere noti quelli di tutti i consiglieri e dei presidenti.
Il Bzollettino Ufficiale della Regione ha rivelato un panorama economico contrastante tra i consiglieri e gli assessori, un vero e proprio indice della varietà socio-economica che caratterizza l’assemblea -2regionale. Il più facoltoso è ancora Fabiano Barbisan, nonostante un lieve calo rispetto all’anno scorso, con un reddito imponibile di 217.440 euro.
Segue Joe Formaggio di Fratelli d’Italia, con 168.691 euro, che beneficia delle sue attività manageriali. Sorprende il balzo in avanti del governatore Luca Zaia, il cui reddito è cresciuto di un terzo in un anno, raggiungendo 164.831 euro. Tra le figure di spicco della giunta, emerge Manuela Lanzarin, titolare della Sanità, superando di poco Francesco Calzavara con un reddito di 122.643 euro. Un cambio di guardia che riflette le dinamiche interne e la responsabilità dei ruoli.
L’opposizione non sta a guardare, con Elena Ostanel che segna 149.057 euro, passando da zero euro dichiarati nel 2019, prima di entrare in consiglio, a un reddito significativo nel 2022. Questo salto testimonia l’impatto che l’ingresso in politica può avere sui bilanci personali.
Alberto Villanova ha avuto una diminuzione da 195.008 a 125.247 euro, e la dem Anna Mara Bigon ha avuto un “crollo” da 181.559 euro a 123.041 euro, uscendo dalla top ten. Il documento del Bollettino Ufficiale, ricco di 351 pagine, rivela anche chi ha redditi più modesti. Tra questi, Chiara Luisetto del PD dichiara 32.633 euro, riflettendo forse la realtà di molti cittadini veneti. La proprietà immobiliare segue tendenze simili, con la maggior parte dei consiglieri che possiede la prima casa e talvolta terreni aggiuntivi. Curiosità veicolare: l’assessore Gianpaolo Bottacin detiene il record con una collezione che include quattro veicoli, un furgone, una Vespa e un rimorchio, dimostrando che anche nei garage si possono trovare differenze significative. Questo spaccato economico del consiglio veneto non è solo un esercizio di trasparenza, ma offre anche uno spunto di riflessione sull’impatto che la politica ha sulla vita economica dei suoi protagonisti, mostrando un quadro eterogeneo e per certi versi sorprendente.
V.R.
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