Dopo la botta, arriva la risposta. Dopo l’articolo stampa contenente le dichiarazioni di Valter Orsi sulla situazione del nuovo ospedale, la direttrice dell’Ulss 4 risponde, ribattendo punto dopo punto alle accuse lanciate dal leader de La Cordata, che ha denunciato liste d’attesa troppo lunghe. E non solo quello. La dg non le nega e dichiara, sulla base dei dati dell’Ufficio relazioni con il pubblico: ‘Anche nell’Ulss 4 ci sono i tempi d’attesa per l’erogazione di prestazioni. La questione riguarda la sanità “ricca” del mondo occidentale in cui esigenze crescenti richiedono risposte crescenti. Si sta lavorando in stretto collegamento tra specialisti ospedalieri e medici di Medicina Generale, tenuto conto che la nostra Regione ci chiede di dare risposte alla richiesta di prestazioni specialistiche in base alla priorità (urgenza) che il Medico prescrittore indica’.
La dg Daniela Carraro affronta il tema delle cosiddette ‘fughe‘, sostenendo che si tratta di un fenomeno che interessa le varie Ulss. ‘L’emigrazione è presente in tutti gli ospedali, in particolare nelle Ulss non capoluogo di Provincia. Per quanto riguarda l’Ulss 4, il trend è in diminuzione – assicura la manager – soprattutto, negli ambiti in cui più forte è stato l’impegno dedicato: l’Ortopedia, per esempio, ha dimezzato le fughe in pochi anni. Complessivamente, la situazione è sotto controllo e stiamo lavorando con i medici, per migliorare ulteriormente i nostri servizi. Si ricorda che Ulss di dimensioni più contenute della nostra presentano un dato di fughe molto più alto’.
Per quanto riguarda invece la nota dolente delle infezioni, di cui Orsi fa cenno nella sua intervista, in base a testimonianze di utenti che si sono rivolti a lui per denunciare quanto vissuto in prima persona, la dg replica: ‘ Disponiamo di un servizio di sorveglianza, attiva e passiva, che permette di controllare l’entità del fenomeno ed eventualmente di intervenire sullo stesso. Il nostro tasso di infezioni risulta assimilabile a quello presente nelle altre realtà ospedaliere italiane, basta consultare lo ”Studio di Prevalenza sulle HAI e sull’uso di Antibiotici negli Ospedali per Acuti”.
Costi del nuovo ospedale e accusa di Orsi su come e quanto si riverseranno sulla qualità dei servizi. Daniela Carraro risponde: ‘Ogni opera pubblica, sia che si tratti di scuole, strade, autostrade, ospedali, prevede una serie di passaggi istituzionali. Tutte le Istituzioni, di norma, sono chiamate a vigilare sulle opere pubbliche, anche in merito alla loro costosità, che giustamente preoccupa i cittadini. Anche la costruzione dell’Ospedale unico dell’Alto Vicentino ha visto effettuati tutti i passaggi autorizzativi e di valutazione da parte di una serie di istituzioni’.
Materiale lasciato nel vecchio ospedale De Lellis di Schio. ‘Il materiale del vecchio Ospedale è stato classificato e suddiviso, come previsto dalla normativa vigente: una parte è stata riutilizzata negli altri servizi dell’Ulss, una parte è stata dismessa e conferita alla raccolta differenziata e una parte è messa a disposizione per donazioni’.
Lacune strutturali dell’ospedale di Santorso. Daniela Carraro conclude: ‘Lo strumento di realizzazione prevede che per qualsiasi mancanza vi sia l’intervento immediato del concessionario. D’altro canto, la cubatura e si tratta di settantamila metri quadrati di costruito e la complessità dell’opera è tale che interventi minimi di manutenzione risultino ammissibili. Possibile dopo un anno? E’ una delle situazioni previste dal codice civile. Pertanto è possibile’
N.B.