Sono esauste, esasperate e si sentono prese in giro dall’amministrazione comunale e dalle forze dell’ordine. Denunciano deiezioni umane con tanto di carta igienica sulla pista ciclabile e davanti al parcheggio della loro attività, bambini di 8-10 anni che manovrano il camper di famiglia rischiando di tamponare auto in sosta o persone. Cani che ringhiano e immondizie abbandonate ovunque.
Maria Angela Panizzon e Nicoletta Buzzacchero, titolari del centro estetico Exthè di via Lago di Garda a Schio, non ne possono più dei 7 camper e del furgone di zingari che da 8 giorni stazionano in zona industriale davanti alla loro attività.

‘Siamo al limite della sopportazione – hanno detto all’unisono – abbiamo contattato il Comune e le forze dell’ordine in continuazione e pur di non intervenire sono arrivati perfino a riagganciare il telefono adducendo scuse. A questo punto cosa dobbiamo fare? Li ringraziamo per la tutela e il supporto che ci danno e ci sentiamo prese per i fondelli proprio da chi ci dovrebbe rappresentare’.
Da oltre 8 giorni ben 7 camper e un furgone di famiglie di zingari stazionano imperterriti davanti al centro estetico creando disagio all’attività e innervosendo i clienti che non si sentono tranquilli. ‘E’ un brutto lavorare – ha commentato Nicoletta Buzzacchero – perché le clienti chiedono continuamente di dare uno sguardo alla loro auto per verificare che sia intera. Lo dicono con garbo per non mettere a disagio noi, però dobbiamo interrompere il lavoro e per un’estetista che lavora tra cere e creme che si asciugano rapidamente, comporta anche uno spreco di danaro’.
Il tema degli zingari a Schio ritorna con prepotenza perché molti cittadini non riescono proprio a capire le motivazioni per cui l’amministrazione comunale non prenda posizione per tutelare gli interessi dei suoi cittadini e delle aziende della zona industriale e si ostini a manifestare una forma di buonismo che tutela chi si ostina a vivere senza lavorare parcheggiando la sua casa ambulante in territori dove non è consentita la sosta.
‘Le forze dell’ordine – ha spiegato Maria Angela Panizzon – ci hanno detto che queste persone hanno regolare residenza a Schio. Allora mi chiedo, se il Comune ha dato loro una casa o comunque ne hanno una, che cosa fanno con le roulottes in zona industriale? Il Sindaco Luigi Dalla Via si è fatto bello con le piste ciclabili, ma quella davanti a noi è spesso impraticabile perché i rom ci piazzano i barbeques e la gente quando vede loro preferisce uscire sulla strada pur di non trovarseli davanti. Ma si può andare avanti così? Forse l’Amministrazione comunale ritiene che gli zingari siano migliori degli altri cittadini di Schio, visto che garantisce loro tutta questa tutela?’
‘Rubano l’acqua dai contatori delle aziende – ha fatto eco Nicoletta Buzzacchero – e queste non protestano per paura di ritorsioni. I dipendenti delle aziende che lavorano qui intorno nei piani alti, li vedono che defecano lungo la strada senza farsi nessun problema e lasciano la carta igienica sporca abbandonata in bella vista. Ogni roulotte ha almeno 2 cani, sempre senza museruola né guinzaglio. Ma i nostri amministratori non hanno a cuore un minimo di decoro per i loro cittadini? Predicano da buonisti nei confronti di questa gente senza regole e poi vengono da noi a reclamare le tasse? Mi chiedo – ha concluso – quando Greta viene a raccogliere le immondizie che gli zingari abbandonano selvaggiamente nella zona, chi paga il servizio di raccolta rifiuti?’

A.Bia.

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