La tribuna prefabbricata che è stata installata è di tre file, ciascuna lunga 40 metri circa, e conta 229 posti a sedere. Nel rispetto dei criteri di progettazione per l’accessibilità agli impianti sportivi, è stato progettato un camminamento in calcestruzzo di un metro e mezzo con relativi cordoli. Inoltre sono stati predisposti 2 postazioni per persone con disabilità.
«Il campo di Ca’ Trenta è un esempio perfetto di come intendiamo lo sport a Schio, ovvero con un’attenzione particolare all’inclusione – aggiunge il vicesindaco e assessore al sociale Cristina Marigo – Nell’impianto è attiva l’ASD Ca’ 30 Calcio che da un paio d’anno propone iniziative coinvolgendo alcuni giovani con disabilità di Anfass promuovendo così lo spirito dello sport che va oltre la competizione e che deve essere diritto di tutti».
«Quello legato all’impianto di via Papa Giovanni XXIII è un percorso portato avanti in vari passi e che sta arrivando alla conclusione. L’impegno per Ca’ Trenta è stato preso ancora a suo tempo con il presidente Marcello Marchioro e poi con l’allora consigliere comunale Aldo Trabucco. Quest’ultimo, una persona speciale che al termine del suo mandato amministrativo divenne presidente della società sportiva, è venuto a mancare nel dicembre 2021. A lui è stato intitolato questo impianto che, seguendo i suoi desideri continua a essere utilizzato sia per l’attività agonistica che sociale e inclusiva. Questo impianto deve rendere orgogliosa l’intera comunità del quartiere per come è stato rigenerato e per quanto rappresenta» conclude il Sindaco Valter Orsi.
L’intervento portato a termine è stato realizzato dall’impresa Costruzioni Campanaro di Brogliano, per un costo complessivo di progetto di 130mila euro.