È tempo di festa e molti vicentini, avendo qualche giorno di pausa dal lavoro e da trascorrere in famiglia e con gli amici, colgono l’occasione per mettersi ai fornelli e riscoprire le ricette della tradizione o, perché no, qualche novità. Con questo spirito, stamattina,  a Buongiorno Telechiara!, la cuoca contadina di Coldiretti Vicenza, Susy Miola, ha presentato alcune tipiche ricette del periodo natalizio e, in particolare, il menù del giorno di Natale.

Stando alle stime dell’Associazione maggiormente rappresentativa del mondo agricolo, Coldiretti, i vicentini trascorreranno quasi tre ore in cucina per imbandire le tavole del Natale che oltre nove su dieci hanno scelto di consumare a casa propria o con parenti o amici.

“Tra chi si occuperà del pranzo, l’89% preparerà personalmente il pasto – commenta Coldiretti Vicenza – con un ritorno al fai da te spinto da motivazioni diverse con i vicentini, soprattutto giovani, che si gratificano ai fornelli e la cucina ed il buon cibo che si affermano tra le nuove generazioni come primarie attività di svago, relax ed affermazione personale. Ma c’è anche un 6% che ordinerà tutto da asporto, mentre il restante 5% si affiderà alle pietanze portate da parenti o amici”.

La spesa media per il Natale a tavola è di 106 euro a famiglia. Lo spumante si conferma come il prodotto immancabile per oltre otto consumatori su dieci, assieme alla frutta locale di stagione (90%), mentre il panettone con il 78% batte di misura nelle preferenze il pandoro fermo al 74%, anche se ben il 51% scegli anche i dolci della tradizione locale. Particolare attenzione è riposta nella ricerca degli ingredienti come dimostrano le presenze nei mercati contadini di Campagna Amica per la preparazione di menu a chilometri zero.

 “Quello della spesa è un momento delicato – conclude Susy Miola – in quanto è fondamentale, per realizzare dei piatti prelibati, acquistare prodotti freschi, di stagione e, soprattutto del territorio. Attraverso i mercati di Campagna Amica, tutto questo è assicurato. E, soprattutto, vi è la certezza di portare in tavola qualità e tradizione tipicamente legate al territorio, quindi distintive delle nostre origini”.

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