“In un paese civile si deve adottare una legge; non possiamo gestire queste situazioni semplicemente considerando i cittadini sofferenti che si appellano a una sentenza della Corte costituzionale. Non strizzo l’occhio a sinistra, i temi etici devono essere separati dal pensiero politico”. Lo ha detto il presidente del Veneto, Luca Zaia, ospite di Non Stop News, su RTL 102.5. “La libertà personale- spiega- finisce dove inizia la libertà di un altro e viceversa. Penso che le istituzioni debbano garantire le libertà e non limitarle. Sul fine vita, ad esempio, ho massimo rispetto delle opinioni di tutti, ma io, da governatore, mi vedo presentare delle istanze da malati terminali che hanno tutti i requisiti per poter avere il farmaco per gestire la loro fine vita in virtù di una sentenza della Corte Costituzionale della Repubblica Italiana del 2019. Quindi, io, dal punto di vista etico, mi trovo di fronte a una domanda da parte di una persona che sta soffrendo e che chiede di riconoscere questa condizione. L’istituzione deve verificare che ciò avvenga con coscienza e in totale libertà, ma ci sono io davanti a quella pratica”. E dunque, “in un paese civile, si deve adottare una legge; non possiamo gestire queste situazioni semplicemente considerando i cittadini sofferenti che si appellano a una sentenza della Corte Costituzionale. Non strizzo l’occhio a sinistra, i temi etici devono essere separati dal pensiero politico”
Fine vita. Zaia: “Non strizzo occhio a sinistra, paese civile vuole legge”
Stampa questa notizia