Infuoca la polemica dopo l’annuncio della nascita di una nuova Forza Italia a Schio e la presa di posizione dell’onorevole Sergio Berlato, coordinatore provinciale del Popolo della Libertà e deputato al Parlamento europeo che riferendosi alla nuova apertura e soprattutto al Popolo della Libertà ha dichiarato: “Chiunque aderisca a formazioni diverse rispetto al Pdl si pone automaticamente al di fuori del partito”, puntando il dito contro i componenti della nuova Forza Italia.
Parole pesanti e le repliche non sono tardate ad arrivare, prima fra tutte quella del senatore Pierantonio Zanettin: “Vanno considerate solo ridicole e velleitarie, le dichiarazioni da quel personaggio, che risponde al nome di Sergio Berlato, in merito alle legittime decisioni del gruppo consiliare di Schio – ha sottolineato il senartore – Tale personaggio è del tutto sconosciuto all’unico parlamentare nazionale Pdl vicentino ed è noto soltanto per aver sostenuto nell’ultima campagna elettorale politica la sfortunata candidatura della sua segretaria nelle liste di Fratelli d’Italia. I suoi astrusi proclami, come ormai è consuetudine, si perderanno nel vuoto siderale”.
Dello stesso avviso il coordinatore di Forza Italia Marco Tolettini: “E’ francamente difficile essere espulsi da un partito che non c’è più – ha evidenziato il coordinatore – Ma poi Berlato deve mettere ordine alla sua strategia che allo stato è schizofrenica : ieri dichiara in pompa magna che aderira’ a Forza Italia, oggi la definisce “un nostalgico ritorno al passato”. Ricordo infine che a Schio al Pdl si sono iscritti in quasi 700, compresi i morti, di questi oltre 400 a loro insaputa. Mi auguro che prima o poi si accerti chi ne ha la responsabilitá, non solo politica”.
Dura anche la replica di Alberto Bressan, Capogruppo di Forza Italia nel consiglio comunale di Schio: “Le parole di Sergio Berlato mi paiono frutto più di schizofrenia politica che di altro, – ha detto il capogruppo – alludendo a inesistenti affinità fra la mia storia e il mio percorso politico al suo sgangherato “navigare” a vista condito di quotidiane offese e accuse contro tutto e tutti. Berlato ancora una volta non ha capito che la mente è come un paracadute: funziona solo se si apre. L’importante è che a Schio in questi anni il gruppo consiliare, malgrado la sua fastidiosa presenza a Vicenza, abbia lavorato seriamente passando, non per caso, da 3 a 5 membri e privilegiando la proposta alla sterile protesta, la responsabilità a quel “sparare a vanvera” in cui Berlato si è sempre penosamente distinto”.
di Redazione Thiene On Line