“Non è solo una questione di soldi, anche se ciò non può essere certo sottovalutato. E’ anche però e soprattutto, una questione di idea progettuale , che deve far pensare a come il centro storico di Thiene potrebbe risollevare le sue sorti, modernizzando quella Galleria Garibaldi caduta in disgrazia e fino a qualche anno fa, considerata il salotto della città”.
E’ quanto pensa l’ex sindaco Giovanni Casarotto, che ancora oggi, viene fermato per strada da chi gli chiede cosa ne è stato del suo progetto di centro commerciale all’interno di quell’area, che però, è per la maggior parte privata.
Casarotto, di che progetto si trattava?
Prevedeva la chiusura dei quattro lati d’accesso con delle classiche porte a vetro apribili al passaggio, per creare un ambiente molto ampio che d’estate veniva climatizzato e d’inverno riscaldato. Modernizzare quell’area ed utilizzarla, imitando le gallerie di altre città. Dentro, la creazione di negozi di vario tipo e magari anche un caffè letterario, che ci starebbe tutto in quell’atmosfera fatta di antico che si fonde con l’architettura moderna.
Pensa che è davvero concretizzabile un’idea del genere?
Certo, è più facile a dirsi che a farsi, ma innanzitutto bisognerebbe proporla come idea ai proprietari e mettersi assieme per cercare le risorse necessarie. Basta volerlo, basta pensare intanto ad un progetto, che durante il mio mandato, avevamo abbozzato. Anche all’assessore Alberto Samperi stava a cuore questo argomento e sapevamo che si tratta di un discorso non semplice .
Ogni volta che si parla di centro storico, i cittadini thienesi tirano fuori la galleria senza però comprendere che si tratta di un’area privata…
E’ vero, è tutt’ora un’area privata anche se a uso pubblico e quindi, a maggior ragione, bisogna trattare e persuadere i proprietari, tra cui però ora c’è anche il Comune di Thiene. Quest’ultimo ha ricevuto dagli eredi di Dino Zerbo un immobile molto importante. Oggi, ospita degli uffici in cui opera la cooperativa Con Tè per l’ascolto delle vittime di violenza. Una cosa è certa, la galleria non può rimanere com’è ed è tempo di ragionarci bene e concretamente. E’ una sfida, alla quale, secondo me, l’ amministrazione comunale dovrebbe seriamente pensare per trovare una soluzione concordata con tutti i proprietari della galleria: un traguardo ambizioso da affrontare con pazienza e convinzione. Come dice il proverbio: “tentare non nuoce”.
N.B.
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