Io discriminata come donna e come ‘grillina’. La denuncia di Alessia Gamba è forte e quando ti racconta quello che è accaduto ieri sera, durante quella che avrebbe dovuto essere una normale seduta di commissione, fa venire i brividi.

‘Sono stata aggredita verbalmente dal consigliere comunale Dino Zerbo, il quale mi ha detto che parlo troppo e che le donne dovrebbero tacere – spiega la consigliera di minoranza Gamba, che ad un certo punto, è stata costretta ad abbandonare in lacrime l’aula per la mortificazione subita – è una storia di sempre. E ormai sono stanca, dopo un anno di assidua frequentazione del Municipio, di dover sopportare episodi del genere.

 

Ci può spiegare meglio?

Certo, la mia è una vera e propria denuncia. Si parla di violenza sulle donne, di un percorso culturale sul quale deve concentrarsi tutta la società e poi, ci ritroviamo dinanzi ad atteggiamenti maschilisti che ledono fortemente la nostra dignità. E’ una vergogna che nel 2013, dobbiamo sgomitare per farci ascoltare, per farci guardare come si guardano gli uomini quando parlano. a loro tutto il rispetto del mondo perchè da sempre sono loro quelli ad occupare la maggior parte delle poltrone.

Ma lei che tipo di difficoltà pratiche riscontra e di che tipo di atteggiamento parla?

Mi sento guardata con aria di sufficienza dai colleghi. Quasi sbeffeggiata. Non capisco se  sia dovuto al mio essere donna o al fatto di appartenere al Movimento 5 Stelle, accusato di essere composto da principianti. Certo, è vero, devo fare esperienza, lo ammetto. Ho appena iniziato con la politica, ma questo non deve consentire ai miei ‘colleghi più anziani’ di trattarmi a quel modo.

Ci può spiegare cosa è accaduto ieri sera, durante la commissione Lavori Pubblici?

Erano circa le 19,30 e stavamo confrontandoci con l’assessore Andrea Zorzan su piazza Scarcerle ed i lavori di rifacimento da fare. Semplice dialettica democratica tra me e l’amministratore. I toni erano pacati. ad un certo punto, è intervenuto il consigliere comunale Dino Zerbo, che con prepotenza ha stoppato la discussione, accusandomi di parlare troppo come sempre, in quanto donna. Sono uscita dall’aula in lacrime, mortificata ancora una volta, ma ho fatto mettere a verbale tutto.

Mi scusi, ma nessuno l’ha confortata ed ha espresso solidarietà?

Si. Il mio collega Orazio Comberlato è insorto e uscendo fuori, mi sono imbattuta nel sindaco Gianni Casarotto e negli assessori Alberto Samperi e Gabriella Strinati. Vedendomi agitata, arrabbiata e addolorata, mi hanno chiesto cosa fosse accaduto. Ho spiegato loro quanto proferito dal consigliere Zerbo. Nel frattempo, mi ha raggiunta anche il presidente di commissione Giampietro Marsetti, che mi ha invitata a rientrare, a proseguire il dibattito. Marsetti mi ha detto che mi avrebbe dato ‘libertà di parola’. Ma stiamo scherzando? Io posso parlare in virtù di una concessione? Marsetti voleva confortarmi e l’ho apprezzato, è stato molto gentile così come il sindaco Casarotto che ha fatto uscire Zerbo dall’aula, facendo rientrare me.

Al di là di quanto accaduto ieri sera, cosa dovrebbe fare il ‘mondo rosa’, che cerca di farsi valere sempre più chiedendo le pari opportunità nei vari ambiti della vita sociale?

Non deve arrivare a perdere la propria femminilità. Io noto che c’è massimo rispetto per l’ex sindaco e attuale consigliere comunale Maria Rita Busetti. Quando parla lei, tutti l’ascoltano con rispetto. Questo deriva sicuramente dal fatto che lei ha un bagaglio di esperienza politica che le consente di essere incisiva quando apre bocca, ma è anche aiutata da un carattere che io purtroppo, non ho e non avrò mai. Significa che non potrò mai avere l’opportunità di crescere politicamente?

N.B.

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