Sarebbe un ottantenne l’autore del gesto crudele avvenuto a Schio, dove un gatto è stato ucciso senza pietà. Ad individuarlo, le guardie zoofile, che nel giro di poche ore avrebbero chiuso il cerchio attorno ad un episodio di violenza e crudeltà ai danni di un animale domestico. Il fatto di cronaca, per il quale ha espresso sdegno e condanna il sindaco Valter Orsi, è avvenuto nei pressi del nuovo canile municipale gestito dall’Enpa. La presidente dell’associazione animalista Federica De Pretto ha detto: “Una grande tristezza. Siamo addolorati per questo gatto e se a qualcuno manca un micio nero e bianco ci contatti, abbiamo altre foto. Era certamente un bel gattone di famiglia”.

Le Guardie Zoofile hanno detto:” Il povero gatto  è stato trovato grazie al fiuto di un cane in passeggiata, era occultato da un po’ frasche e residui di soia, la zona è quella retrostante il canile municipale di Schio. Le lastre hanno confermato che il gatto bianconero era morto a causa di una fucilata sparata da un fucile da caccia, a una distanza probabilmente inferiore ai 15 metri, questo ha dato altri elementi per le indagini delle  che si sono concentrate sul cacciatore che occupava quel capanno. Domenica mattina le guardie zoofile dell’Enpa si sono presentate al domicilio del cacciatore sospettato, l’ottantenne da quello che è emerso inizialmente avrebbe tentato di negare, salvo poi confessare accampando delle attenuanti. Nelle prossime ore la comunicazione di reato sarà depositata alla Procura della Repubblica e il cacciatore dovrà rispondere del reato di uccisione di animale, punito con l’art. 544Bis”.

L’ispettore Rizzi dell’Enpa ha concluso : “Si nota purtroppo ancora una volta che questa categoria di persone non cambia, nonostante l’età sembra che la saggezza non venga mai acquisita. Come si fa a non avere nessun rispetto delle regole in questo modo, ammazzare degli animali protetti, di proprietà semplicemente perché potrebbero dare fastidio alla loro attività ludica. Non collegano minimamente che quell’animale fucilato è di una famiglia , un caro amico e lo attende tutti i giorni che rientri”.

di Redazione AltovicentinOnline

 

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