Avevano pensato bene di non presentare le dichiarazioni fiscali delle loro aziende e di distruggere tutti i documenti amministrativi e contabili, credendo così di impedire ai finanzieri di ricostruirne il volume di affari.

Ma ormai, con tutta la mole di informazioni in mano all’Amministrazione Finanziaria, diventa quasi impossibile farla franca.

Un imprenditore di Torrebelvicino, attivo nel commercio e installazione di macchine e apparecchiature industriali, e un professionista di San Vito di Leguzzano, avevano così tentato la “furbata”, ma la condotta fraudolenta dei due non ha impedito ai finanzieri di risalire a tutte le operazioni commerciali poste in essere con le loro attività.

Così, all’esito delle verifiche fiscali, non solo è scattata la denuncia per i due per i reati di omessa presentazione della dichiarazione dei redditi e per l’occultamento e distruzione dei documenti contabili, ma, approfondite le indagini, la Procura ha anche disposto il sequestro di tutti i conti correnti, degli immobili e delle partecipazioni societarie possedute dai due.

I provvedimenti cautelari hanno permesso di recuperare circa 320.000 euro, che si trovavano depositati sui conti correnti sequestrati, due partecipazioni in società di capitali e ben 8 immobili, tra cui la casa in Sardegna di uno dei due.

Come oramai ci hanno abituato, le Fiamme Gialle presidiano il nostro tessuto economico finanziario, contrastando i fenomeni di evasione e frode fiscale, colpendo gli evasori ed eliminando le mele marce che provano a guastare un ambiente sano e florido, da sempre fiore all’occhiello del Veneto e dell’Italia tutta.

F.C.

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