“Stiamo investendo 30 miliardi in Sicilia sui trasporti e altrettanti in Calabria, non fare il Ponte dopo aver investito 60 miliardi sarebbe da cretini. L’obiettivo è aprire i cantieri entro l’estate 2024, spero non ci siano i professionisti del no in servizio continuativo. Ho parlato con il ministro competente, le sovrintendenze devono aiutare a velocizzare le cose e non rallentarle. Io adoro i pesciolini e gli uccellini ma penso che potranno svolazzare anche con il ponte“. Lo dice il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini durante il suo intervento all’assemblea annuale Anci in corso a Genova.
LO STUDIO DI KYOTO, WWF E LIPU
Il riferimento è ad alcune polemiche, tornate alla ribalta nei giorni scorsi ma già sollevate in realtà anche diversi mesi fa, sul fatto che la presenza del ponte sullo Stretto potrebbe costituire un elemento di grande disturbo per gli uccelli che seguono le rotte migratorie: potrebbero andarci a sbattere contro e in ogni caso l’opera colossale potrebbe interferire con il loro habitat. Il tema, già sbandierato mesi fa dal fronte ambientalista, è stato nuovamente sollevato alla luce del dossier preparato da un pool di esperti per conto delle ong ambientaliste Kyoto Club, Lipu e Wwf. Che, uccelli a parte, bolla il progetto del Ponte sullo stretto come opera antieconomica e pure anticostituzionale per molti motivi.
Salvini già alla fine del 2022 avva liquidato l’obiezione sugli uccelli dicendo: “Gli uccelli non sono mica scemi, non ci andrebbero a sbattere, svolazzerebbero intorno”. E ancora, sempre alla fine del 2022, Salvini dichiarò: “Non si può fare il ponte sullo Stretto di Messina altrimenti gli uccelli ci vanno a sbattere contro, ma io penso che siano molto più intelligenti alcuni animali di alcuni esseri umani. Gli animali si adatteranno alla storia dell’uomo come è sempre accaduto. Il progresso va accompagnato. Certi discorsi non sono ambientalisti, sono ideologici”.
IL PONTE DIANA IN SARDEGNA E LE TROTE
Nel 2022 la polemica sugli uccelli per il Ponte sullo stretto arrivava a stretto giro di quella, relativa a un ponte da rimettere in sesto in Sardegna, il ponte Diana, legata alla presenza di trote. Salvini anche in quel caso fece polemica e ironia dicendo qualcosa come che solo in Italia un’opera si bloccava per colpa delle trote. Questo perchè la Regione Sardegna, tra i vari motivi di esitazione sul rifacimento del ponte, aveva chiesto ad Anas alcune integrazioni sugli studi di impatto ambientale, che comprendevano anche richieste specifiche in merito alla fauna acquatica.