Non tutti lo sanno, ma il 15 ottobre di ogni anno ricorre la giornata mondiale del lutto perinatale, un giorno dove il ricordo si fa ancora più forte e le emozioni trovano un momento per manifestarsi, quasi accogliendo il permesso di sentirne il dolore. Una situazione che sfortunatamente tocca nel profondo molte più donne e famiglie di ciò che si pensa. Ecco che quest’anno per la prima volta, l’Amministrazione Comunale di Cogollo del Cengio ha organizzato, nella notte tra il 15 e 16 ottobre, un momento di raccoglimento non solo per ricordare tutti quei piccoli angeli addormentati ancora prima di nascere o volati in cielo troppo presto, ma anche per far sentire la loro vicinanza a tutte quelle mamme che non hanno potuto affrontare il dolore con un adeguato aiuto psicologico. In punta di piedi si sono quindi riunite diverse persone davanti alla Scuola Materna del paese, luogo di ritrovo scelto dagli organizzatori come il più puro e significativo. Alle 19 scuola è avvenuta l’accensione di luci azzurre e rosa installate sulla struttura insieme a tante candele che i partecipanti hanno portato in ricordo di chi hanno perduto troppo presto o semplicemente come senso di vicinanza. Partecipazione molto sentita, nel gruppo di presenti non solo cogollesi ma anche persone arrivate da altri comuni, segno di interesse forte verso questa tematica. La canzone di Irama ‘Ovunque sarai’ partita dopo l’accensione ha poi commosso tutti, ha permesso a chi era presente di poter esprimere i propri sentimenti senza sentirsi giudicato o fuori luogo, ha coccolato i pensieri d’amore di diverse famiglie. “Nessun piede è troppo piccolo da non lasciare un’impronta su questa terra” è la frase scelta per incorniciare l’obiettivo dell’amministrazione, ovvero quello di tenere alto il livello di attenzione verso questo tema. Molte mamme, e i rispettivi compagni, purtroppo non sempre ad oggi ricevono il giusto supporto psicologico, sia perché non tutti gli ospedali danno questo tipo di servizio, ma anche perché non tutti possono permettersi percorsi privati, ed il triste risultato rimane quello di una coppia lasciata sola nel proprio dolore. Al termine della serata, il discorso dell’assessora Debora Ossato, dalla quale è partita questa bellissima proposta subito accettata da tutta l’amministrazione, ha toccato molti cuori che si sono stretti l’un l’altro, accorciando le distanze e unendo le anime: “A tutti i presenti un grazie profondo da parte mia e dell’amministrazione comunale per la vostra presenza. Ho deciso di scrivere due righe in quanto non è mai facile parlare di un argomento così delicato e doloroso. Un tema ancora oggi quasi tabù, come a voler negare a noi stessi che non succede spesso. Quando invece, purtroppo, capita a molte più famiglie di ciò che pensiamo. Con la partecipazione a questa iniziativa vogliamo trasmettere il messaggio a tutte le mamme guerriere e famiglie del nostro paese e non, di sentirsi libere di essere fragili e di vivere apertamente il proprio dolore senza vergogna o timore di dover chiedere aiuto. Un dolore così grande sarebbe falso dire che passa, che con il tempo non fa più male. No, non è così. Ad un dolore così grande non ci si abitua, ma si impara a conviverci. La grande differenza la fa sapere di non essere sole e di poter appoggiarsi a dei professionisti o associazioni competenti. Come diceva Jim Morrison “non è forte chi non cade, ma chi, cadendo, ha la forza di rialzarsi”.

Laura San Brunone

Foto:

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia