“In Veneto, c’è un incremento degli illeciti a danno dell’ambiente. Nel 2022, in aumento rispetto all’anno precedente al ritmo di circa 3 crimini ambientali al giorno, nella quasi totalità reati d’impresa come abusi edilizi e illeciti negli appalti. Il peso delle ecomafie non sembra quindi recedere dal nostro territorio”.

Lo afferma Elena Ostanel, consigliera regionale del gruppo ‘Il Veneto che Vogliamo’, che rende noto di aver “partecipato, sabato 7 ottobre, a Padova, alla presentazione del Rapporto Ecomafia 2023 di Legambiente Veneto”.

“Mi ha amareggiato, ma non troppo sorpreso – osserva Ostanel – vedere la nostra regione così in alto nella classifica dell’illegalità nel ciclo del cemento 2022 (il Veneto è ottavo). Colpisce il numero di controlli, esiguo rispetto ad altri territori: ne sono stati fatti 27.933, circa la metà dell’Abruzzo e molti meno rispetto a Toscana e Lazio ad esempio, che sono oltre quota 63mila e 53mila rispettivamente. Di quanto le ecomafie proliferino lo si evince conteggiando le sanzioni amministrative: in Veneto nel 2022 sono state 3.371. Il che ci colloca, in questa specifica graduatoria, al quinto posto in Italia come sanzioni elevate dalle autorità”.

“Nonostante lo scenario raccontato dai dati e il lavorio degli inquirenti – puntualizza Ostanel – in Veneto non si è ancora alzata abbastanza la guardia nei confronti delle ecomafie. Non sono reati minori, ma veri e propri attentati all’ambiente e alla legalità, che minano un territorio già fragile, colpito, nei decenni, dal menefreghismo legato al profitto. È tempo che si inverta la tendenza per evitare che, nel report dell’anno prossimo, il Veneto faccia un altro passo avanti in questa deleteria classifica”.

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