Opposizione agguerrita da mercoledì sera. Da quando il tam-tam thienese non faceva che riportare la notizia del Comandante Giovanni Scarpellini che aveva deciso di lasciare il Consorzio di Polizia Locale NeVi. I più agguerriti Giulia Scanavin, Federico Mojentale e Manuel Benetti che in queste ore si sono definiti sconcertati da una decisione così drastica e per la quale danno la colpa ad un sindaco che non ha saputo ascoltare. Benetti è addirittura arrivato a chiedere le dimissioni del primo cittadino.
Un sindaco che, a quanto pare, sembra sia in guerra con tutti ma che non avrebbe dovuto toccare una figura importante per la città di Thiene come il Comandante Scarpellini. Quest’ultimo oggi ha rotto il silenzio. Spiegando che i sindaci del Cda del NeVi erano al corrente dal 16 giugno della sua volontà di lasciare il Consorzio. A quanto pare a nausearlo non sarebbe stata solo la disputa della Corte dei Conti sulla sua figura dirigenziale ma, specialmente, il silenzio seguito dall’amministrazione comunale dopo l’avvertimento della sua intenzione di andare via. Un silenzio che lo avrebbe mortificato giornalmente anche con l’esaltazione delle altre forze dell’ordine a suon di comunicati stampa . Una ferita alla sua dedizione al lavoro resa ancor più dolorosa con quegli 800mila euro, di verbali e multe, chiesti per rimpolpare la casse comunale con un 20% in più rispetto all’anno precedente. Una situazione che sarebbe diventata insostenibile per un Consorzio sotto organico. Mentre i reati predatori sono in aumento, gli agenti del Comandante Scarpellini avrebbero dovuto fare cassa dando la ‘caccia’ ai cittadini già vessati dalle tasse e che, in un momento di congiuntura economica, faticano ad arrivare a fine mese.
Ma Scarpellini non aveva fatto mistero del suo malcontento. Avrebbe infatti confidato la sua situazione di disagio anche durante l’incontro formale avuto con le opposizioni che, stanche di vedere i video social del primo cittadino, sono andati a spulciare i dati sulla Prefettura sulla sicurezza in città. “Abbiamo così scoperto che nascondeva l’incremento dei reati più fastidiosi per i cittadini-ha detto Manuel Benetti-Scippi aumentati del 100%, aumenti dei furti sia in casa che nei negozi, ma non solo. Borseggi e rapine aumentati anche questi. Mi chiedo-continua Benetti- perché parlare in continuazione della sicurezza quando i numeri lo sconfessano? Il sindaco non fa altro che dire di avere cucito un buon rapporto con le forze dell’ordine dello Stato: questo ci fa molto piacere e possiamo anche riconoscerglielo. Ma questo vuol dire dover smantellare quella Polizia Locale a cui tutti i thienesi si sono rivolti in questi anni ricevendo risposte tempestive? E’ così che si tratta un Comandante che ha rinunciato alla divisa dell’Arma dei Carabinieri per sposare la missione sicurezza a Thiene? Un Ufficiale che ci invidiano in altre parti del Veneto, conteso da Comuni come Schio e Bassano del Grappa, che ora viene liquidato come un ‘semplice dipendente comunale'”.
Nel prossimo consiglio comunale l’opposizione di Manuel Benetti, Andrea Busin, Mirko Chiariello e Barbara Cunico vorranno risposte ufficiali sul perché Giovanni Scarpellini sia stato costretto a questa decisione così dolorosa. Vorranno capire perché si sia arrivati a questo punto con mesi di silenzio in cui si sarebbe dovuto dialogare. Anche solo per dare conforto ad un Comandante che ha dato tanto al nostro territorio.
“Non crediamo più al sindaco. Ha litigato con alcuni rappresentanti di quartiere, con la protezione civile e con chi il primo cittadino non capisce fa parte della comunità e per tale si adopera -conclude Benetti-Troppi silenzi, troppa mancata comunicazione hanno portato a fratture irreparabili. A perdite delle quali deve assumersi la responsabilità. E che non finga di non essere stato al corrente del turbamento di Scarpellini perché il Comandante il 16 giugno lo aveva comunicato formalmente alla presenza anche di testimoni. E per fortuna. Adesso si dimetta da presidente del Cda, dopo questo grave accaduto”.
Paola Viero