Non vorrebbe ma lo fa. Lascia Thiene. Lascia la ‘sua’ città. Giovanni Scarpellini Comandante della Polizia Locale NordEst Vicentino a fine anno lascerà il Comando di Thiene. Troppo forti per lui, a quanto pare, quelle multe che il Comune gli avrebbe chiesto di fare per rimpinguare le casse comunali. Troppi quegli 800mila euro che Scarpellini avrebbe dovuto ‘scippare’ dalle tasche dei thienesi a suon di verbali. Lui non ha voglia di parlare, ne di raccontare perché sia arrivato ad una scelta così drastica che non ha precedenti e che potrebbe scatenare una vera e propria guerra politica.

Le voci di corridoio parlano di questo incremento del 20% in fatto di multe imposto al Comando NeVi e sul quale il Comandante Scarpellini avrebbe cercato di far ragionare il sindaco senza ottenere, quanto minino, una mediazione. Ma i rapporti tra i due si sarebbero incrinati anche per il progetto del distaccamento di Polizia Locale alla stazione delle corriere che il primo cittadino aveva promesso in campagna elettorale e che latita. Tutte supposizioni che in città si rincorrono in queste ore, ma non solo. Sbigottimento e incredulità si stanno alternando da quando è cominciata a circolare la notizia della decisione di Scarpellini di lasciare Thiene. Una città che lui ha sempre amato. Basti solo ricordare quando lasciò l’Arma dei Carabinieri per ‘sposare’ una missione in cui ha sempre creduto portando il ‘suo’ Comando alla ribalta persino sulle cronache nazionali. Un gioiellino tutto thienese che in quasi vent’anni è stato esportato come modello in altre città italiane per quella formazione particolare che Scarpellini sapeva dare ai suoi uomini. Non solo tutori del traffico ma veri e propri investigatori capaci di indagini antidroga e di arresti di elevato spessore. Avere un Comandante della Polizia Municipale con un curriculum da ‘cavallo di razza’ come quello di Scarpellini non è facile da trovare, data l’esperienza di questo Ufficiale che ha fatto antidroga nei quartiere malfamati milanesi.

Sembra incredibile dover rinuciare a lui a Thiene. Ma lo sembra ancora di più il fatto che nessuno abbia tentato di trattanere una figura così di spicco come lui che ha fatto la storia della nostra città. Una figura che non era mai stata ‘toccata’ dalla politica. Come fosse sacra. In città si parla già di un sit-in davanti al Comune da parte di chi pretende spiegazioni del perché si sia arrivati ad un punto di non ritorno. Qui non si tratta di litigare con la protezione civile, con i rappresentanti dei quartieri o coi volontari del vigili del fuoco: qui c’è di mezzo una figura di prestigio, invidiata e richiesta da Comuni più grandi, che ha garantito per anni una sicurezza che senza di lui non sappiamo se si avrà ancora a Thiene. La carenza del personale delle forze di Polizia di Stato, infatti, è stata spesso colmata dalla Polizia Locale intervenuta sempre quando la pattuglia dei carabinieri non era disponibile o troppo lontana.

In questo momento Giovanni Scarpellini si limita a dire che da gennaio 2024 non sarà più a Thiene e che sta valutando altre possibilità di lavoro. La sua voce è rotta dall’emozione. Mista a delusione. Sentimenti che fanno comprendere quanto la sua scelta sia dolorosa ma necessaria quando chi ‘comanda’ non ti lascia alternativa. Dei 400mila euro falciati dal bilancio qualche anno fa Scarpellini se ne era fatto una ragione riorganizzando il Consorzio NeVi. Un tirar la cinghia, chi si ricorderà, che aveva costretto i thienesi a rinunciare ai vigili di quartiere: preziose figure che Scarpellini aveva fortemente voluto per dare sicurezza ad ogni angolo della città. Ma non solo. Di recente si era anche abbassato lo stipendio pur di far quadrare i conti e per non far mancare ai thienesi la presenza delle sue pattuglie. Ricordiamo che in Comando si lavora su tre turni con un organico a ranghi ridotti.

Un anno nero per la Polizia Locale di Thiene. Dopo aver perso un proprio agente, e temuto per un altro ferito nel corso di una sparatoria, ora si trova a subire questo colpo al cuore  inferto da una politica che lascerà il segno negativo in una città che già si sente smarrita.

Natalia Bandiera
Paola Viero

Thiene. “Reati in aumento, ma il sindaco nasconde i numeri e non potenzia la Polizia Locale sotto organico”

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